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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Santa Elisabetta

"Minaccia di morte la moglie per convincerla a non lasciarlo", 40enne a giudizio

L'uomo l'avrebbe perseguitata e picchiata per evitare che la procedura per la separazione continuasse

Schiaffi, pugni e insulti oppure minacce di suicidio. La finalità sarebbe stata sempre la stessa: convincere la moglie a non lasciarlo. Adesso S.M., 40 anni, originario di Sant’Angelo Muxaro, sarà processato per l’accusa di stalking con l’aggravante di avere commesso il fatto ai danni della moglie seppure in fase di separazione.

A decidere il rinvio a giudizio è stato il giudice dell’udienza dell’udienza preliminare Stefano Zammuto che ha accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero Simona Faga. Il quarantenne, difeso dall’avvocato Daniela Posante, avrebbe molestato ripetutamente la donna per convincerla a non lasciarlo. In particolare, secondo l'accusa, si sarebbe puntato il coltello alla gola minacciando di suicidarsi oppure avrebbe avuto comportamenti violenti e l'avrebbe picchiata con schiaffi e pugni. In altre circostanze, invece, l'avrebbe insultata e minacciata di morte. “Se tu non mi dici dove sei – le avrebbe detto – ti uccido perché guarda che non c’è bisogno delle armi per ammazzarti. Si può fare anche con una pietra”.

La donna, residente ad Aragona, che ieri si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Floriana Salamone, stanca del suo reiterato atteggiamento ossessivo e temendo per la propria incolumità, ha deciso di presentare una denuncia ai carabinieri ai quali ha raccontato tutti gli episodi di cui sarebbe rimasta vittima. La coppia peraltro, che viveva a Santa Elisabetta, era già in fase di separazione. Gli atti persecutori sarebbero avvenuti fino allo scorso agosto. 

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