Insulti e minacce di morte al sindaco, Corbo: "Diamo fastidio per l'intesa con le forze dell'ordine, ma vado avanti"
Il primo cittadino: "Stiamo lavorando bene nonostante le difficoltà economiche di un Comune in dissesto finanziario. Sono sereno e continuerò a muovermi nell'interesse della mia Canicattì"
"Lavorerò per come ho sempre fatto, Canicattì mi ha eletto e continuerò ad andare avanti per la mia strada, nell'interesse della mia comunità. Non vedo il motivo per cui dovrei preoccuparmi. Forse a qualcuno stiamo dando fastidio anche per il protocollo d'intesa, per avere una città sicura, firmato con le forze dell'ordine". Lo ha detto il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, che ha ricevuto al Municipio una lettera di pesantissimi insulti, accuse e minacce di morte. Una missiva che è arrivata con posta prioritaria e che è stata aperta dai funzionari del Comune che hanno subito avvisato il primo cittadino. E con quella lettera in mano, Corbo è andato alla caserma dei carabinieri a formalizzare denuncia.
Accuse, insulti e minacce di morte: lettera anonima recapitata al Comune per il sindaco
"Stiamo lavorando bene nonostante le difficoltà economiche di un Comune in dissesto finanziario - ha aggiunto Vincenzo Corbo che è tornato ad essere sindaco nell'ottobre del 2021 - . Stiamo facendo il possibile e sono sereno. La lettera di minacce non mi sfiora, continuerò a camminare per la mia strada e a guardare avanti, sempre nell'interesse di Canicattì. Non sono solo del resto. Accanto alla mia amministrazione - ha concluso il sindaco - ci sono le forze dell'ordine, c'è la Prefettura e non avremo difficoltà alcuna nell'andare avanti". Delle indagini sull'intimidazione si stanno occupando i carabinieri che hanno subito sequestrato la lettera che, adesso, è in fase di analisi.