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Sabato, 23 Settembre 2023
Sicurezza / Centro città / Via Atenea

“Ti farò conoscere il mio coltello”: minacce di morte ad un barista

A pronunciarle un immigrato, probabilmente di origine tunisina, che si è avvicinato all’agrigentino e gli ha, all’improvviso, chiesto: “Tu sei mafioso o infame?”

“Ti farò conoscere il mio coltello”. Minacce di morte quelle che sono state rivolte, sabato pomeriggio, ad un barista di Porta di Ponte ad Agrigento. A pronunciarle un immigrato, probabilmente di origine tunisina, che si è avvicinato all’agrigentino e gli ha, all’improvviso, chiesto: “Tu sei mafioso o infame?”. Tutto è stato, naturalmente, già denunciato alla stazione dei carabinieri. E i militari dell’Arma, dopo aver avvisato la Procura della Repubblica, hanno avviato le indagini per identificare l’autore delle minacce.

In una delle serate precedenti, fra i due vi era stato uno screzio. O meglio, il titolare del locale lo aveva allontanato perché, barcollando e con una bottiglia di birra in mano, bottiglia comprata in un altro esercizio commerciale, il giovane immigrato si era seduto al bar. Era ubriaco appunto e l’agrigentino non voleva avere problemi. L’immigrato era stato dunque invitato a sedersi su una panchina pubblica. Per tutta risposta il giovane, su tutte le furie, aveva affermato: “Qua è casa mia!”. Sabato sera, appunto, è tornato al bar di Porta di Ponte e con aria di sfida ha chiesto all’esercente commerciale: “Tu sei mafioso o infame?”. Parole e comportamento – visto che si è avvicinato repentinamente al barista – inequivocabili. Ma l’agrigentino, prima ancora che la situazione rischiasse di degenerare, è riuscito ad immobilizzarlo. Di fatto, il barista ha evitato che l’immigrato arrivasse ad una aggressione fisica. Afferrandolo per un braccio e girandoglielo dietro le spalle, l’agrigentino è riuscito – senza che si creassero problemi di ordine di pubblico o rischi sicurezza per i suoi clienti – a portarlo fuori dal locale. Quando è stato portato a distanza e lasciato sulla pubblica via, l’immigrato – forse un venticinquenne o al massimo un ventisettenne – ha rivolto minacce contro l’agrigentino: “Ti farò conoscere il mio coltello”. E con sguardo rabbioso, l’immigrato si è allontanato verso via Atenea.

L’esercente commerciale si è, naturalmente, subito spostato verso la vicina stazione dei carabinieri, quella che ha sede alla caserma “Biagio Pistone”. E ai militari dell’Arma ha raccontato ogni singolo passaggio dell’accaduto, formalizzando una denuncia a carico di ignoti. I carabinieri hanno subito avviato l’attività investigativa. Appare scontato che uno dei primi passi mossi sia stato quello di verificare se le telecamere di videosorveglianza, poste a presidio di Porta di Ponte e dell’ingresso di via Atenea, possano o meno aver ripreso qualcosa. Non filtrano indiscrezioni al riguardo. Scontato inoltre che, almeno per un po’ di tempo, tanto il barista quanto il suo locale verranno tenuti d’occhio per evitare eventuali ritorsioni da parte dell’immigrato. 

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