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Cronaca Menfi

"In Municipio con una scacciacani", domiciliari in un'altra abitazione

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha accolto la richiesta della difesa che chiedeva il trasferimento del dipendente comunale di Menfi

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha accolto la richiesta della difesa che chiedeva il trasferimento, sempre agli arresti domiciliari, del dipendente comunale di Menfi Filippo Giarraputo, di 53 anni, da una casa in campagna nella quale si trovava a un'altra in paese, assieme ai genitori. L'istanza era stata presentata dal difensore di fiducia: l'avvocato Francesco Lanzarone, con parere favorevole da parte della Procura.

Il dipendente comunale il 31 dicembre del 2019 ha trascorso tre giorni in carcere e dopo l'udienza di convalida è stato rimesso in libertà con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dopo che era stato fermato in municipio per porto di arma clandestina. Successivamente avrebbe violato le prescrizioni che gli erano state imposte e il giudice ha disposto l'aggravamento della misura, gli arresti domiciliari. Tra le violazioni che gli verrebbero contestate anche una legata a un incidente stradale. A dicembre del 2019 è stato un carabiniere a bloccarlo dopo avere ricevuto una segnalazione in merito al fatto che l'uomo nascondesse, sotto un giubbotto, una pistola.

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