Bimbo trafitto da palo dopo incidente stradale: sei rinvii a giudizio
Il gup, accogliendo le richieste del pm, ha disposto il processo per dirigenti e tecnici del Libero consorzio, ma anche per un ispettore della polizia municipale e un capo cantoniere
Concorso in omicidio stradale. Sei gli indagati che sono stati rinviati a giudizio per la tragedia che, il 16 agosto del 2018, tra via degli Oleandri e la provinciale 50 di Menfi, determinò la morte di Marco Castelli, il bambino di 7 anni che era in auto con i genitori. Il piccolo era sul sedile posteriore della Nissan Qashqai guidata dal padre. L'auto venne colpita dalla barriera posta a presidio della strada, barriera che entrò dentro la macchina e trafisse, uccidendolo, il piccino.
Il gup del tribunale di Sciacca, Antonio Cucinella, accogliendo le richieste del pm Michele Marrone ha disposto il rinvio a giudizio di dirigenti e tecnici del Libero consorzio di Agrigento, ma anche per un ispettore della polizia municipale e di un capo cantoniere.
Bimbo trafitto da un palo dopo incidente stradale, assolto automobilista
A fine 2022, il giudice Antonino Cucinella del tribunale di Sciacca aveva assolto, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di omicidio stradale Pierluigi Badano, 40 anni, di Palermo, autista dell’auto che si è scontrata con quella della famiglia Castelli.
Adesso il gup ha disposto il rinvio a giudizio di Achille Contino, direttore ad interim del settore “Ambiente e Territorio e Infrastrutture stradali”; Michelangelo Di Carlo, dirigente dell’ufficio Infrastrutture stradali; Filippo Napoli, responsabile di sezione; Eduardo Salemi, tecnico del Libero consorzio di Agrigento. Rinvio a giudizio anche per l’ispettore della polizia municipale di Menfi Enzo Alonge, quale responsabile del controllo segnaletica, e per Giuseppe Prestia, capo cantoniere provinciale.
Le indagini avrebbero fatto emergere carenza e inadeguatezza della segnaletica, ma anche omissione dei dovuti controlli e della vigilanza sullo stato di conservazione e sull’efficienza tecnica delle barriere poste sulla strada provinciale 50.
Le difese avevano chiesto il non luogo a procedere sostenendo che nessuna omissione può essere addebitata ai sei imputati, assistiti dagli avvocati Antonino e Vincenza Gaziano, Maurizio Gaudio, Pasquale Marchese, Anna Macaluso e Antonio Provenzani.
Prima udienza del processo dinanzi al giudice monocratico l’11 luglio 2023. La famiglia si è costituita parte civile.