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Venerdì, 29 Marzo 2024
Microcriminalità / Menfi

"Cacciatori" di "oro rosso" in azione: tranciati 500 metri di cavi, campo sportivo resta al buio

A formalizzare una denuncia di furto, a carico di ignoti, alla stazione dei carabinieri è stato il custode dell'impianto

E sono due. Due colpi di cavi di rame, il cosiddetto “oro rosso”, nel giro di pochi giorni. Dopo il depuratore delle acque reflue è “toccato” al campo sportivo di piazza Unità d’Italia. I malviventi – senza essere visti, né tantomeno sentiti – sono riusciti a tranciare, e a portar via, circa 500 metri di cavo di rame che alimentava proprio la struttura sportiva. Un furto che, anche in questo caso, ha pregiudicato l’utilizzo del campo sportivo nelle ore serali. A presentarsi alla stazione dei carabinieri di Menfi è stato, formalizzando una denuncia di furto a carico di ignoti, il custode: un sessantenne di Menfi.

Il raid – ad opera appunto dei cosiddetti “cacciatori” di “oro rosso” – dovrebbe essere stato messo a segno fra giovedì santo ed ieri. Perché ieri mattina, appunto, è stata fatta la scoperta. Il danno provocato al Comune di Menfi, ieri, non risultava essere stato ancora quantificato nell’esatto ammontare e non è, comunque, coperto da nessuna polizza assicurativa.

Rubati cavi di rame all'impianto di depurazione: i carabinieri cercano i "cacciatori" di "oro rosso"

I carabinieri hanno subito avviato le indagini per cercare di dare una identità agli autori dell’ennesimo furto di cavi di rame. Appare scontato che il primo passaggio investigativo consisterà nella verifica dell’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza. Non è escluso, ma non ci sono certezze al riguardo, che la “mano” possa essere la stessa di quella che ha colpito il depuratore. 

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