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Venerdì, 26 Aprile 2024
Truffe / Sciacca

“Dichiarava di visitare a casa una donna che era invece ricoverata in Rsa e poi deceduta”: Asp in tribunale contro medico

Il professionista “furbetto”, secondo le accuse, avrebbe attestato falsamente di effettuare delle visite domiciliari, anche fino ad oltre un mese e mezzo dopo la morte della paziente, ottenendo così il pagamento delle prestazioni a danno dell’Azienda sanitaria provinciale

Non solo avrebbe dichiarato di andare in casa di una paziente per visitarla nonostante si trovasse in realtà ricoverata in una residenza sanitaria assistenziale (Rsa), dove è poi deceduta, ma avrebbe continuato ad attestare il falso dopo circa un mese e mezzo dalla morte della donna. 

Un medico di medicina generale dovrà difendersi dal rato di truffa a danno dell’Asp di Agrigento che nel processo sarà parte offesa in quanto avrebbe corrisposto al professionista il pagamento delle visite domiciliari in realtà mai effettuati perché, di fatto, quella paziente in casa non c’era.

L’Asp ha inoltre ritenuto necessario costituirsi parte civile nel procedimento penale che si celebra davanti al gup del tribunale di Sciacca. Per questo, con apposita delibera, ha conferito incarico professionale ad un avvocato esterno che verrà individuato dal commissario straordinario Mario Zappia. La decisione da parte dell’Asp di costituirsi parte civile scaturisce dalla necessità di tutelare i propri interessi in relazione al danno arrecato e anche sotto ogni eventuale profilo giuridico.

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