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Cronaca

Massoneria e malaffare, si decide se ascoltare Tuzzolino in aula

Domani mattina i giudici valuteranno se accogliere la richiesta del pm Salvatore Vella che ha prodotto un nuovo verbale di interrogatorio redatto in una località segreta

Il pentito Giuseppe Tuzzolino potrebbe essere ascoltato al processo alla presunta cricca di Lampedusa che avrebbe messo in piedi un giro di tangenti e lavori pubblici irregolari. Domani i giudici della seconda sezione penale dovrebbero decidere. Lo scorso 14 febbraio l’architetto di Palma di Montechiaro è stato sentito dalla Procura in una località segreta. Giovedì pomeriggio il pubblico ministero Salvatore Vella ha chiesto di ascoltarlo in aula “per riferire sull’intreccio fra massoneria e malaffare che riguarda alcuni dei 25 imputati”.

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In una delle ultime udienze il pm aveva prodotto le mail contenenti le “convocazioni in loggia” dell’ingegnere Giuseppe Gabriele, ex dirigente dell’Utc di Lampedusa, dell’architetto Gioacchino Giancone e persino di due avvocati, uno dei quali compone il collegio difensivo del processo. “È un dato rilevante – aveva spiegato il pubblico ministero – perché dimostra che fra gli imputati c’erano dei legami oscuri che rafforzano la tesi dell’accusa dell’esistenza di un’associazione a delinquere”.

Nel verbale di interrogatorio ci sono decine di nomi di massoni e componenti di logge deviate che il pentito definisce "mafia pura".

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