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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mascherina e attività motoria, quando si deve mettere (e quando no)

Il Viminale ha inviato ai prefetti una circolare in cui spiega le nuove disposizioni: "Se isolati si può fare sport senza mascherina"

Si può fare jogging senza mascherina? Quali sono le attività motorie che si possono fare senza dispositivi di protezione? Queste sono alcune delle domande più frequenti che sono arrivate dopo l'uscita del Dpcm del 13 ottobre. Il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti firmata dal capo di gabinetto Bruno Frattasi, in cui vengono chiarite le nuove disposizioni.

Sport e mascherine: i chiarimenti del Viminale 

In particolare, si legge nel testo, dall’obbligo di utilizzo della mascherina ''non vanno ricomprese alcune attività svolte all’aperto che, in ragione del loro particolare dispendio energetico, sono invece riconducibili all’attività sportiva e, quindi, parimenti esentate" come ''jogging, footing, trekking, nordic walking o altre forme di camminata sportiva" potranno continuare ''a svolgersi senza utilizzo della mascherina, purché ciò avvenga in condizioni tali da garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri" per ogni attività sportiva.

Sono esentati dall'obbligo di indossare la mascherina ''i conducenti di biciclette, anche a 'pedalata assistita', per i quali ricorrono, dato l’impegno fisico richiesto dall’uso del mezzo, condizioni non dissimili".

In ogni caso, si legge nella circolare, ''al fine di valutare la sussistenza o meno dell’obbligo di utilizzo della mascherina'' vanno valutate le ''caratteristiche dei luoghi'' o le ''circostanze di fatto” che garantiscano “in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”, fermo restando ''il diverso obbligo, che non conosce eccezioni, di avere sempre con sé tale dispositivo di protezione''.

Perciò, si legge, anche ''l’attività motoria, al pari di ogni altro tipo di attività, purché effettuata nelle condizioni suddette, è esonerata dall’obbligo di utilizzo della mascherina". Nella circolare viene riportata ''la raccomandazione, che rappresenta un’indicazione prudenziale'', a utilizzare ''i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private, allorché si sia in presenza di persone non conviventi''.

"Tale utilizzo in ambito privato - spiega la circolare - rappresenta una misura di profilassi il cui rispetto resta affidato al senso di responsabilità dei singoli, atteso il riscontrato legame fra l’aumento dei contagi e le dinamiche relazionali che si sviluppano nel contesto amicale o in quello riferito a familiari non conviventi".

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