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Cronaca Lampedusa e Linosa

Martello minaccia la chiusura del centro d'accoglienza, Nicolini: "Non può farlo, è dello Stato"

L'ex sindaco: "Quelle cartelle arrivano ogni anno dal 2012. Ogni anno, perché l'agenzia delle Entrate è organizzata così. Ma non è mai stato necessario fare nulla di eclatante per ottenere la proroga"

"Quelle cartelle arrivano ogni anno dal 2012. Ogni anno, perché l'agenzia delle Entrate è organizzata così. Ma non è mai stato necessario fare nulla di eclatante per ottenere la proroga, ogni anno o nella legge di stabilità o nel milleproroghe, o ancora in altri decreti". Lo dice, al Giornale di Sicilia, l'ex sindaco delle Pelagie Giusi Nicolini, facente parte della segreteria nazionale del Pd. 

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E sulla minaccia di chiudere il centro d'accoglienza, paventata dall'attuale sindaco Totò Martello, Giusi Nicolini ribatte: "Sarebbe come minacciare di chiudere l'aeroporto che è dello Stato, come lo è il centro di accoglienza, o richiudere il porto che è di competenza della Regione. Per 5 anni l'attuale sindaco ha sobillato. E continua".

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Nel 2011, il governo nazionale, guidato dall’allora premier Silvio Berlusconi, a titolo di "risarcimento" per la continua emergenza immigrazione, ha "sgravato" gli isolani dal pagamento delle imposte. Ma adesso lo Stato avrebbe bussato alla porta dei contribuenti lampedusani chiedendo gli arretrati. 

"La moratoria – spiega l’esponente del Pd - è l'unica cosa che può essere ottenuta oggi, concordando una rateizzazione lunga 120 rate. Perché, per avere lo sgravio a distanza di 7 anni dall'ordinanza del presidente del Consiglio Berlusconi che nel 2011 stabilì la moratoria fiscale, lo Stato dovrebbe rimborsare i contribuenti che hanno già pagato rinunciando alla moratoria. È in questa direzione, d'accordo con gli imprenditori che ancora fruiscono di quella moratoria e con i loro commercialisti, che la mia amministrazione comunale stava lavorando".

"Il Comune non ha il potere di mettere i sigilli al centro di contrada Imbriacola – il Giornale di Sicilia riporta le parole dell'attuale sindaco Martello -. Ma la volontà del popolo lampedusano sì. Se il Governo non sistemerà questa vicenda, i lampedusani scenderanno in piazza e faranno in modo che su questa isola non approdi più nessun migrante. Nulla è più forte della volontà di un popolo". 

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