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La sentenza / Sciacca

“Marinaio a bordo di peschereccio senza permesso di soggiorno”, assolto il comandante

Era salito sull’imbarcazione per partecipare ad una sola battuta di pesca per sostituire un componente dell’equipaggio indisponibile per problemi di salute

“Assolto perché il fatto non costituisce”: con questa sentenza si è concluso il processo a carico del saccense Vincenzo Catanzaro, 62 anni, comandante del peschereccio “Moby Dick”, che nel novembre del 2018 avrebbe preso a bordo un marinaio lavoratore straniero risultato poi privo di permesso di soggiorno.

L’avvocato Mauro Tirnetta, che ha assistito l’imputato, ha dimostrato che Catanzaro aveva preso a bordo lo straniero per una sola battuta di pesca e solo perché un componente dell’equipaggio era indisponibile per un problema di salute. Ma era comunque necessario garantire un numero minimo di componenti dell’equipaggio. Il nordafricano, inoltre, sarebbe risultato un lavoratore abituale sulle imbarcazioni di Sciacca e quindi il comandante non avrebbe mai potuto immaginare che fosse privo del permesso di soggiorno. 

L’assoluzione di Catanzaro era stata chiesta anche dal pubblico ministero durante la requisitoria.

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