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Cronaca Sambuca di Sicilia

"Omelia shock" dell'arciprete di Sambuca di Sicilia, La Rocca Ruvolo: «Fare i nomi, non sparare nel mucchio»

La parlamentare regionale dell'Udc, Margherita La Rocca Ruvolo commenta "l'omelia shock" dell'arciprete di Sambuca di Sambuca a proposito della chiusura della sala operatoria dell’ospedale civico di Sciacca

«Leggo ciò che doveva essere l'omelia di una domenica di quaresima e ne resto colpita per i toni e i contenuti. Le parole usate da don Lillo Di Salvo, arciprete di Sambuca di Sicilia, non mi coinvolgono come politico ma mi feriscono fortemente come cattolica».

Così, la parlamentare regionale dell'Udc, Margherita La Rocca Ruvolo commenta "l'omelia shock" dell'arciprete di Sambuca di Sambuca a proposito della chiusura della sala operatoria dell’ospedale civico di Sciacca.

«Da politico di questo territorio sento, però, di fare un'osservazione. Ricordo a don Lillo e a me stessa - ha aggiunto la deputata all'Ars - che se si hanno elementi per affermare 'non potranno continuare (i politici) a fare della sanità un fiorente mercato, lucrano sulla sofferenza della gente perdono la vita (i pazienti) tra atroci sofferenze', bisogna, la nostra coscienza cristiana lo impone, fare nomi, denunce, atti formali. Sparare nel mucchio equivale a 'diffamare' chi cerca ogni giorno di fare il proprio dovere con impegno e coerenza.

Da credente, poi, mi sento offesa dalle parole pronunciate. Da un uomo prima, e da un pastore, poi, mi aspetto un'analisi attenta, vigile e chiara che guardi ai problemi che purtroppo ci sono e non solo in sanità e a dare un concreto contributo. Si può svolgere al meglio la propria missione - ha detto Margherita La Rocca Ruvolo - senza necessariamente inveire o augurare la morte. Inoltre, utilizzare toni così accesi equivale a seminare nel cuore di chi ascolta odio e rabbia che poco aiutano a risolvere i problemi e a costruire una società migliore».
 

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