La via Atenea come lo stadio “Esseneto”, i tifosi manifestano: "Alessi vattene"
I sostenitori del "gigante" scendono in piazza, urla contro il sindaco e l'amministrazione senza risparmiare il patron
Gli agrigentini tornano a manifestare. Questa volta sono i tifosi dell’Akragas a "infiammare" la via Atenea. Da Porta di Ponte fino al Comune, i sostenitori del squadra di calcio cittadina, non hanno risparmiato nessuno. Cori contro il sindaco Firetto, il presidente Alessi e tutta quanta l’amministrazione comunale. “Siete dei miserabili”. Questo l’urlo caldo della tifoseria che rivendica il diritto di potere avere l’agibilità dello stadio “Esseneto”.
Un diritto negato, per la mancanza dell’impianto di illuminazione. Circa un centinaio di tifosi, con fumogeni e striscioni, hanno richiamato l’attenzione di tutti. Con loro anche grandi e piccoli, dietro il corteo anche tifosi della terza età che hanno tenuto stretta al collo la sciarpa del “gigante”. Una passione che dura da troppo tempo e quest’anno anche loro sono costretti a seguire da lontano, precisamente fino a Siracusa. Si, perchè l'Akragas gioca le sue partite casalinghe al "De Simone". Il corteo è stato scortato dalla forze dell’ordine, ma la manifestazione è stata pacifica.
L’ultima volta che Agrigento urlò in piazza fu per “gettonopoli”, nel 2015. La manifestazione scandalo, era indirizzata a buona parte dell’amministrazione comunale di quegli anni. Oggi a portare in piazza tutto il loro disappunto sono stati, invece, i tifosi dell’Akragas, niente spese eccessive per i gettoni di presenza da rivendicare, ma soltanto un diritto: potere tifare la propria squadra del cuore dentro le mura biancazzurre.
I sostenitori agrigentini sono arrivati fino alle porte del Comune, da lì ancora una volta critiche a chi – secondo quanto riferiscono gli ultras – gli starebbero negando il piacere di ammirare i propri beniamini. L’amore tra Alessi e la tifoseria è finito. Lontani i tempi in cui i supporters incoraggiavano il patron a non mollare, adesso insulti e inviti ad andare via: “Alessi deve lasciare la squadra", "Non è stato capace a fare l’illuminazione. Adesso basta”. Il corteo è iniziato intorno alle 20 ed è terminato alle 21.
