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Mandorlo in fiore, a pochi giorni dall’inizio il Comune approva il programma: ecco tutti i costi in dettaglio

Per le casse dell’amministrazione prevista una spesa di 80 mila euro. Buona parte saranno coperte con un rimborso della Regione e con i soldi provenienti dalla tassa di soggiorno. In totale, con tutti gli altri finanziamenti, la manifestazione costerà poco meno di 350 mila euro

Mancano ormai 3 giorni all’avvio ufficiale del “Mandorlo in fiore” - l’edizione è la numero 75 - ed il Comune approva il programma definitivo della kermesse con un impegno di spesa, per le casse dell’ente, che ammonta a 80 mila euro. Già pronto il mandato per la variazione compensativa di bilancio.

Spese così suddivise: 50 mila euro per il trasferimento in pullman dei gruppi; 20 mila euro per il service che si occuperà di fornire amplificazione e luci; 7.500 euro per l’installazione dei bagni chimici e 2.500 euro per l’acquisto delle torce per la fiaccolata che quest’anno non si svolgerà di mercoledì, come è stato sempre fatto da tradizione, ma che è stata spostata a venerdì 10 marzo. 

Il Comune fa anche sapere che l’assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo ha comunicato che potrà procedere al rimborso delle spese entro il limite del 50 per cento e in ogni caso per un importo massimo di 30 mila euro.

Inoltre è stato puntualizzato che la quota restante di spesa a carico del Comune “può essere finanziata con le entrate derivanti dall’imposta di soggiorno, rientrando la manifestazione tra le iniziative di promozione turistica finanziabili con tale tributo”.

Ma gli 80 mila euro previsti dal Comune non rappresentano la totalità delle spese. Il Mandorlo in fiore, complessivamente, costerà infatti 348.500 euro. Il Parco archeologico Valle dei templi impegnerà 200 mila euro - la fetta più grossa - per sostenere le spese legate all’accoglienza dei 25 gruppi che animeranno il Festival internazionale del folclore e il festival “I bambini del mondo”. Altri 68.500 euro arriveranno dalla Fondazione Teatro Pirandello che serviranno per altre voci legate ai gruppi folk, per carretti siciliani e cavalli (30 mila euro), per il cachet dei presentatori (5 mila euro) per cartellonistica e pubblicità (7.500 euro), per sicurezza e piano sanitario (4 mila euro) per Siae e vigilanza (15 mila euro) ed altre spese minori tra cui la realizzazione del “Tempio d’oro” ed altri premi da consegnare ai gruppi (7 mila euro).

Per quanto riguarda invece lo spettacolo finale al tempio della Concordia, come anticipato ieri da Agrigentonotizie, si pagherà un biglietto d’ingresso di 5 euro e potranno assistere al massimo 5 mila persone.

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