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La kermesse

Il Mandorlo in fiore ritorna dopo la pandemia: ecco tutte le novità (e le brutte notizie)

Si terranno ben 2 sfilate, ma rimarranno nel centro città: posticipata la fiaccolata anche per invogliare i turisti

Saranno presentate nel corso di una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni da parte dell'amministrazione comunale, l'edizione numero 65 del Festival internazionale del folklore, oltre che la 75esima edizione di quello che fu la "Sagra del mandorlo in fiore" e il ventesimo "Festival dei bambini del mondo".

Si tratta delle prime edizioni dopo lo stop provocato dalla pandemia da Covid-19 e porteranno con se alcune novità, a partire dal periodo di svolgimento dell'iniziativa, che andrà dal 5 al 12 marzo, quindi quasi un mese dopo il solito, probabilmente sia per agevolare la fase organizzativa che per cercare di essere "benedetti" da beltempo. 

Altra novità consiste nel fatto che tutti i e tre festival si svolgeranno in sostanza nello stesso periodo, per massimizzare l'effetto della festa sulla città. Proprio per questo, stando alle anticipazioni già diffuse del programma, non si terrà una sola sfilata dei gruppi per la città, ma se ne realizzeranno ben due nelle domeniche del 5 e del 12 marzo. Allo stesso modo, per andare incontro ai turisti che - pare - starebbero iniziando a prenotare un pernottamento in città in vista del ritorno del "Mandorlo", la tradizionale fiaccolata dell'amicizia non si terrà il mercoledì ma il venerdì sera. A fine febbraio, comunque, si terrà una iniziativa che funzionerà da "antipasto", cioè un Carnevale agrigentino da realizzarsi con le scuole.

Gli eventi di piazza, tuttavia (e qui veniamo alle note dolenti) dovranno fare i conti con il cosiddetto "Decreto Gabrielli": le sfilate infatti saranno limitate al centro storico e al centro città, senza arrivare nelle zone a valle come via Manzoni e Campo sportivo. Per ovviare a quella che fu, all'epoca, una specifica decisione "stilistica" e oggi è divenuto un obbligo, la struttura organizzativa diretta dal sindaco Miccichè, dall'assessore Costantino Ciulla e il consulente del Comune Giovanni Di Maida, in collaborazione con la Pro Loco di Agrigento, avvierà una serie di iniziative per consentire anche ai quartieri di godere della musica e dell'allegria dei gruppi folk.

Le norme creeranno anche difficoltà con lo spettacolo finale che vedrà la consegna del "Tempio d'oro", che si terrà certamente nella Valle dei templi, ma in un sito forse diverso dalla spianata dinnanzi al "Concordia", che limiterebbe a soli 2mila i partecipanti: negli anni passati il problema era stato aggirato con un sistema di ticket che però non aveva affatto soddisfatto i cittadini. Gli spettacoli settimanali, invece, si terranno tra Palacongressi e teatro "Pirandello". 

Ventidue i gruppi partecipanti di altrettante nazioni, cui si aggiungono 10 gruppi junior e ovviamente le rappresentanze del folk locale. Così come avvenuto già negli anni scorsi, verrà valorizzato il tema dei "patrimoni immateriali", soprattutto rispetto alla collaborazione con le scuole cittadine. Previste inoltre molte iniziative connesse al cibo e alle eccellenze del territorio.

Ma chi paga? L'iniziativa, pare, sarà integralmente finanziata dalla Regione Siciliana attraverso il fondo "See Sicily". Previsto anche l'avvio di importanti attività di comunicazione e promozione. 

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