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Stagione dei roghi

Mancano almeno 45 pompieri in piena emergenza incendi, la Fns Cisl: "Turni massacranti e rischio infortuni in agguato"

Diego Motisi: "Da oggi in avanti, avremo sempre più spesso squadre di soccorso ridotte a 4 unità. Non potranno essere garantiti gli interventi di alcuni mezzi speciali come autogru, autoscala e autobotti"

Nella sede centrale Agrigento e nei distaccamenti di Sciacca, Licata, Canicattì e Santa Margherita Belice mancano circa 45 uomini: capi reparto, capi squadra, vigili. Su 200 unità, mediamente manca un quarto di personale. Il rischio, più che concreto, è che i pompieri - attualmente in servizio - non riescano neanche ad andare in ferie e siano costretti a turni sempre più massacranti. A sollevare, ancora una volta, il caso della carenza di personale operativo turnista e della carenza di risorse economiche al comando provinciale vigili del fuoco di Agrigento è la Fns Cisl di Agrigento che chiede un urgente intervento del prefetto Maria Rita Cocciufa e di tutti i sindaci dell'Agrigentino. 

"L’amministrazione centrale dei vigili del fuoco, nelle ultime due mobilità nazionali annuali, a seguito di conteggi palesemente errati, non ha mobilitato personale al comando di Agrigento, anzi ha addirittura certificato un esubero di 5 unità - scrive il coordinatore territoriale di Fns Cisl Diego Motisi - . Dopo la nostra protesta, con un sit-in sotto il palazzo della Prefettura , il comandante provinciale, fatti i dovuti calcoli ci ha dato ragione e proprio da quei calcoli è risultato un esubero di personale sulla sede di Lampedusa e non su terraferma. Oggi Lampedusa conta di 18 unità nel ruolo vigile del fuoco in esubero e una carenza invece di capo reparto e capo squadra".

In piena emergenza incendi, anziché potenziare e compensare il vuoto di personale operativo sono state anche ridotte, e pure drasticamente, le risorse economche riservate al comando di Agrigento e destinate a richiami di personale in straordinario. "Con squadre sotto numero, si abbassano gli standard di sicurezza e aumentano i rischi di infortuni. Senza personale e senza risorse, il comandante - prosegue la Fns Cisl - ha già emanato un ordine del giorno che impone la riduzione o la soppressione di distaccamenti e squadre operative e, ciò lascia pensare ad una mancata fruizione delle ferie, diritto di ogni lavoratore, a maggior ragione di chi fa turni massacranti e in condizioni proibitive. Da oggi in avanti, avremo sempre più spesso squadre di soccorso ridotte a 4 unità e la sede centrale, sempre più spesso lavorerà al di sotto dei numeri minimi, non sufficienti a coprire le varie squadre operative. Non potranno essere garantiti gli interventi di alcuni mezzi speciali come autogru, autoscala e autobotti".

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