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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Serie "Makari" in provincia, l'affondo del Codacons: "Perché solo Agrigento ha contribuito economicamente?"

Come noto il Comune ha trasferito 40mila euro della tassa di soggiorno alla Palomar, ma le riprese si stanno svolgendo "gratis" anche a Favara e Realmonte

Si sarebbe potuta girare la trasposizione cinematografica de "Il delitto della Kolymbethra" in un luogo diverso dal giardino degli dei della Valle dei templi? Si sarebbero potuti citare la Scala dei Turchi, o i templi dorici della Concordia, di Zeus o di Giunone, senza farli vedere? Questo interrogativo se lo sono posti in tanti quando, mesi fa, il Comune di Agrigento annunciò di aver destinato 40mila euro dell'imposta di soggiorno alla Palomar come contributo per la realizzazione delle immagini dei nuovi episodi di "Makari" che interessano, appunto, anche la provincia di Agrigento narrata magistralmente dallo scrittore Gaetano Savatteri.

Così oggi, che le troupe viaggiano anche nei comuni limitrofi al capoluogo, come Favara e Realmonte (che nulla hanno versato alla produzione), il Codacons, attraverso il suo vicepresidente Giuseppe Di Rosa, chiede conto di quei fondi. 

"Ci sorge un dubbio - si legge in una nota - premesso che anche noi avremmo cercato di portare le riprese di 'Makari2' ad Agrigento, ma perché Agrigento con ha pagato e le città di Favara e Realmonte seppure sono state scenario delle riprese della fiction tv sembra non abbiano pagato nessun compenso alla produzione? Cosa accade? Visto che sono soldi pubblici, ci volete rendere edotti?".

In realtà è tutto già abbastanza noto e soprattutto assolutamente pubblico. Basta fare un passo indietro di qualche mese: era luglio quando la giunta deliberò per l'impegno economico di 40mila euro in favore di Palomar con fondi provenienti appunto dall'Imposta di soggiorno. Risorse che fu la casa di produzione a chiedere esplicitamente.

Nella delibera si trova infatti allegata anche la nota di Palomar, che avanzava la richiesta di un contributo "a sostegno del progetto, che vada a coprire i costi che andremo a sostenere durante la lavorazione della serie", stante che nella serie si conta di "promuovere i principali attrattori turistici che contraddistinguono il territorio" e che "la visibilità promossa dalla serie tv consentirà ricadute positive su tutto il territorio, sia a livello di promozione turistica sia che in termini di rafforzamento delle professionalità del cinema ivi residenti".

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