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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

Strage via D'Amelio, Patronaggio: "Senza verità, vulnus per la democrazia"

Il procuratore ricorda il magistrato ucciso 29 anni fa con cui condivise la parte iniziale della sua carriera in magistratura. "Ricostruire i fatti è fondamentale per la credibilità delle istituzioni del nostro Paese"

"Nel ventinovesimo anniversario della strage di via D'Amelio, dove persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, accanto al non mai sopito dolore per l'uccisione di coraggiosi servitori della Stato, si affianca, altrettanto mai sopita, una forte sete di verità e giustizia".

Lo ha detto il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che insieme a Borsellino ha condiviso il percorso iniziale della sua carriera in magistratura e questa sera interverrà a un evento, alla Valle dei Templi, in suo ricordo.

"Troppi i dubbi sollevati dalla Corte di assise di Caltanissetta - aggiunge il procuratore - nel processo Borsellino quater, a partire dai tempi e modi della preparazione ed esecuzione della strage, alle modalità di conduzione delle indagini, fino alla "sciagurata" gestione del falso pentito Scarantino. Sarebbe un' inammissibile vulnus per la vita democratica e per la credibilità delle istituzioni di questo Paese - aggiunge Patronaggio - se, alla follia stragista di Cosa nostra, si fossero aggiunte quelle "menti raffinatissime" di cui parlò, in tempi non sospetti, Giovanni Falcone".

Secondo Patronaggio "oggi i tempi appaiono maturi affinché con un ulteriore sforzo investigativo e giudiziario, nonché con un altrettanto non secondario sforzo della politica, si arrivi infine alla verità. Solo la verità, infatti, - conclude - può placare la sete di giustizia dei parenti delle vittime e di tutti gli uomini onesti".

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