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Mafia Santa Elisabetta

Boss agrigentino stacca con un morso il dito di un agente della Penitenziaria e lo ingoia

Al boss di Santa Elisabetta, Giuseppe Fanara, già condannato all'ergastolo è stata notificata una nuova misura cautelare

Con un morso stacca un dito ad un agente della polizia penitenziaria e lo ingioia. Protagonista dell'aggressione, verificatasi al carcere Rebibbia di Roma, l'ergastolano Giuseppe Fanara di Santa Elisabetta. Si tratta di uno dei killer del maresciallo Giuliano Guazzelli, uno dei killer più temuti di Cosa Nostra.  L'aggressione è avvenuta lo scorso 17 giugno. La notizia è trapelata però soltanto nelle ultime ore dopo che a Fanara è stata notificata una nuova misura cautelare per il reato di lesioni gravissime e resistenza. Misura che è stata accompagnata dal trasferimento in un carcere di massima sicurezza, a Sassari. 

Secondo quanto è emerso, il sessantennte sabettese - lo scorso 17 giugno - sarebbe andato in escandescenze durante un controllo, da parte della poliza penitenziaria nella sua cella. Avrebbe aggredito 7 poliziotti. Uno sarebbe stato afferrato al collo e dopo che, entrambi, sono finiti sul pavimento, Fanara gli avrebbe staccato il dito mignolo della mano destra. Dito che è stato ingoiato. Poi si sarebbe scagliato contro gli altri agenti e usando il bastone della scopa come arma, avrebbe detto agli agenti: "Io a voi vi sgozzo come maiali". 

Giuseppe Fanara era stato arrestato, nel 1999, durante una riunione in un casolare in campagna a Favara. 

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