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Giovedì, 18 Aprile 2024
Mafia

"Una parte della mafia dell'Agrigentino è legata a Matteo Messina Denaro"

Lo dice il sostituto procuratore Salvatore Vella che conosce, come pochi altri, il fenomeno. Da applicato alla Dda di Palermo, ha seguito le indagini dalle quali è sfociato il processo "Scacco Matto"

"Questa mafia è legata a quella Trapanese, a Matteo Messina Denaro". Lo ha detto, durante un'intervista, rilasciata al Giornale di Sicilia, il sostituto procuratore di Agrigento Salvatore Vella che conosce, come pochi altri, il fenomeno mafioso nell'Agrigentino. Da sostituto della Procura di Sciacca - applicato alla Dda di Palermo - ha seguito le indagini dalle quali è sfociato il processo Scacco Matto sulla mafia dell’area Belicina, Saccense e Riberese.

"In questo territorio c’è un elemento di certezza. Una parte della provincia - con Sciacca, Menfi, Sambuca, Santa Margherita e il Belice in generale - ha un collegamento più con la mafia Trapanese, che oggi è Matteo Messina Denaro, che non con le restanti famiglie della provincia di Agrigento - ha detto il sostituto procuratore Salvatore Vella - .C’è un collegamento tra Leo Sutera e la mafia di Santa Margherita e Sambuca con Messina Denaro - ha spiegato Vella - . Un collegamento che già veniva fuori in passato. C’è anche un “pizzino” che Matteo Messina Denaro scrive a Provenzano e che testimonia anche la sua attenzione su Sciacca".

Vella ha ricordato anche il contesto storico in cui venne ucciso Accursio Miraglia. "Già in quel periodo - ha detto - avevamo un contesto di criminalità organizzata molto forte, associata, verticistica, in cui si incrociavano interessi molto importanti legati anche alla nascita della Repubblica. Lì è nata una determinata gestione di episodi, un sistema al quale Miraglia si opponeva".

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