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L'inchiesta "Condor" / Palma di Montechiaro

"Un centesimo al chilo sull'uva trasportata": quella "messa a posto" non autorizzata che fece arrabbiare Ribisi

Il gip ricostruisce: "Chiazza non era autorizzato ad imporre tale estorsione". L'intercettazione: "Non era questo quello che doveva fare lui .. lui doveva fare un altro lavoro e invece sta facendo munnizza .. e fai conto che lo arrestano ..."

"... si sta prendendo un centesimo al chilo ... un centesimo al chilo!". E' il 7 settembre del 2020 quando Nicola Ribisi viene informato - secondo quanto emerge dalle pagine dell'ordinanza cautelare firmata dal gip Filippo Serio - che "Giuseppe Chiazza stava svolgendo, all'interno dell'impianto di pesatura di Camastra, una (non autorizzata), attività estorsiva consistente nell'imporre ai danni dei camionisti il pagamento di una somma sui prodotti trasportati (un centesimo al chilo)". Dalla reazione emerge che "Chiazza non era - ricostruisce il giudice per le indagini preliminari - autorizzato ad imporre tale estorsione: ' ... con me non ha niente che fare .. fa munnizza ... perché non era questo quello che doveva fare lui .. lui doveva fare un altro lavoro e invece sta facendo munnizza .. e fai conto che lo arrestano ...".

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Le indagini dei carabinieri del nucleo Investigativo di Agrigento, coordinate dalla Dda, all'alba di ieri hanno permesso di notificare 10 misure cautelari: 5 in carcere, 4 ai domiciliari e un obbligo di dimora e di presentazione agli uffici di polizia giudiziaria. 

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Le cimici avrebbero registrato - è l'otto luglio del 2021 - "un dialogo in cui Chiazza  si lamentava del comportamento di chi aveva diffuso la notizia della 'messa a posto' imposta ai camionisti, notizia arrivata all'attenzione delle forze dell'ordine: ' ... ha impestato un  paese .. fino a che lo sono venuti a sapere gli sbirri ...'. Chiazza rendeva una vera confessione - scrive il gip nell'ordinanza chiesta dalla Dda di Palermo - ammettendo che nessuno sapeva delle 'messe a posto' e aggiungendo che le somme riscosse  erano destinate al mantenimento dei detenuti: ' ... non lo sapeva nessuno .. del centesimo al chilo, del centesimo al chilo .. che solo i calabresi mi davano ... perché lo sapevano e lasciavano i soldi per i detenuti'. Le iniziative di Chiazza - scrive il gip - avevano fatto nascere malumori negli ambienti di Cosa Nostra di Palma di Montechiaro tanto che Ribisi lo aveva ammonito".   

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