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Mafia Siculiana

"Il boss dei due mondi sicuro protagonista del narcotraffico", la Cassazione spiega la condanna

La Suprema Corte ha reso definitiva la sentenza con cui, lo scorso anno, erano stati inflitti 18 anni di carcere al 74enne Alfonso Caruana, capo della famiglia Cuntrera-Caruana

Ci sono testimonianze "convergenti» che dimostrano il coinvolgimento di Alfonso Caruana, il 'boss dei due mondì, nel ruolo di «sicuro protagonista» del narcotraffico internazionale. E’ quanto scrive la Cassazione nella sentenza con cui, dichiarando l'inammissibilità dell’ultimo ricorso della difesa, ha reso definitiva la condanna a 18 anni di carcere pronunciata dalla Corte d’appello di Torino l’8 aprile 2019.

Caruana, 74 anni, per l'antologia della mafia d'oltreoceano "il boss dei due mondi", originario di Castelvetrano solo per la burocrazia (i siculianesi, allora, sceglievano l'ospedale trapanese per i parti) considerato dagli inquirenti il capo della famiglia mafiosa dei Cuntrera-Caruana, fu individuato e arrestato in Canada - dove si era stabilito alla fine degli anni Sessanta - al culmine di un’indagine della procura e dei carabinieri di Torino legata al ritrovamento e al sequestro, nel 1994, di un tir con un carico di cinque tonnellate di cocaina proveniente dal Sudamerica.

In seguito, su richiesta della procura generale del Piemonte, era stato estradato. La Suprema Corte ha definito «infondati» tutti i motivi per i quali la difesa aveva chiesto l’annullamento della sentenza di condanna. 

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