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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Sciacca

"A questo avvocato lo sminchio, mi ha fatto fare carcere in più": la rappresaglia del boss contro il suo legale

Accursio Dimino avrebbe voluto vendicarsi in maniera violenta nei confronti del penalista che, a suo dire, avrebbe fatto degli errori nella strategia difensiva: i pm parlano di "pesanti minacce non denunciate"

"Questo mi mette nelle condizioni di sminchiarlo.... con tutte le bastonate che prendo io.. il fatto è che ha sbagliato... mi ha fatto fare carcere in più". Accursio Dimino, 61 anni, presunto nuovo boss di Sciacca, finito in carcere questa notte nell'operazione "Passepartout" insieme, fra gli altri, all'assistente parlamentare Antonello Nicosia (condannato negli anni scorsi per traffico di droga nell'operazione Trifoglio a 10 anni e 8 mesi), intercettato, confidava allo stesso Nicosia di volere attuare una rappresaglia violenta nei confronti del suo legale.

Dimino, il 19 febbraio del 2018, due anni dopo avere finito di scontare la seconda condanna per mafia, manifesta i propri sospetti a Nicosia riguardo al fatto che l'avvocato non gli avesse fornito una copia delle motivazioni della sentenza di condanna "verosimilmente al fine di nascondergli gli errori tecnici commessi".

"L'avvocato - aggiungono i pm - secondo Dimino si era reso responsabile di una pena eccessiva perchè non avrebbe proposto l'applicazione della continuazione fra la prima e la seconda condanna. Dimino manifestava propositi violenti in danno dell'avvocato che, evidentemente, aveva già ricevuto pesanti minacce da parte del proprio assistito visto che Nicosia faceva riferimento all'eventualità che potesse essere andato già in Procura a denunciare". 

Ma i pm della Dda sottolineano: "Allo stato non risulta presentata nessuna denuncia".
 

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