Mafia, politica e traffico di droga: ultime arringhe prima della sentenza del processo "Oro bianco"
L'inchiesta avrebbe disarticolato il clan dei Pace: il giudice sospende i termini di custodia cautelare a carico dei sedici imputati
Con le arringhe difensive degli avvocati Giuseppe Vinciguerra e Clotilde Stuto è arrivato agli sgoccioli il processo scaturito dalla maxi operazione antimafia "Oro bianco", che ha fatto luce sul cosiddetto "paracco", ovvero la cosca mafiosa alternativa a Cosa nostra e alla Stidda.
La nuova cosca, secondo l'accusa, sarebbe stata messa in piedi dal 60enne Rosario Pace di Palma di Montechiaro, appartenente alla storica famiglia: la condanna proposta nei suoi confronti - 16 anni - è una delle più alte. L'indagine ha sgominato pure un vasto traffico di cocaina.
A conclusione della requisitoria, il pm aveva chiesto 13 condanne fino a 16 anni di carcere e 3 assoluzioni. L'avvocato Vinciguerra ha chiesto l'assoluzione di Giuseppe Pace e Gioacchino Mangiavillano (14 anni e 4 anni sono, rispettivamente, le richieste di pena) mentre la collega Stuto è intervenuta nell'interesse di Federico Gallea nei cui confronti lo stesso pm ha chiesto l'assoluzione.
Il gup di Palermo, Stefania Brambille, intanto, ha sospeso i termini di custodia cautelare in considerazione della particolare complessità del processo. Il 21 luglio, dopo le eventuali repliche di pm e difensori, sarà emessa la sentenza.