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Sabato, 20 Aprile 2024
Mafia Palma di Montechiaro

Mafia, droga e politica: chiusa l'inchiesta "Oro bianco" per 35 indagati

La Dda, quattro mesi dopo l'operazione con 10 arresti, fra cui un consigliere comunale, si appresta a chiedere i rinvii a giudizio

Quattro mesi dopo il blitz, con dieci ordinanze cautelari in carcere a carico di altrettanti indagati, la maxi operazione antimafia "Oro bianco", che ha fatto luce sul cosiddetto "paracco", ovvero la cosca mafiosa alternativa a Cosa nostra e alla Stidda, si appresta ad approdare in aula per l'udienza preliminare.

I pubblici ministeri della Dda di Palermo, Claudio Camilleri, Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, hanno fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 35 indagati nei cui confronti si profila la richiesta di rinvio a giudizio. 

La nuova cosca, secondo l'accusa, sarebbe stata messa in piedi dal 60enne Rosario Pace di Palma di Montechiaro, appartenente alla storica famiglia. L'indagine ha sgominato pure un vasto traffico di cocaina che sarebbe stato gestito dal clan.

Nel blitz, eseguito dai carabinieri all'alba del 13 gennaio, è finito in carcere pure il consigliere comunale di Palma di Montechiaro, Salvatore Montalto, 52 anni, arrestato con l'accusa di associazione mafiosa e dimessosi all'indomani dell'arresto.

Il bancario, primo degli eletti nella lista dell'Udc alle amministrative del 2017, è accusato di avere agevolato gli interessi della famiglia mafiosa mettendo anche a disposizione i servizi bancari dell'Unicredit, di cui è dipendente, consentendo di incassare gli assegni del clan con le somme di denaro frutto di estorsioni e traffico di droga.

Montalto, in occasione dell'interrogatorio di garanzia, ha fatto scena muta come tutti gli altri. Si tratta dello stesso Rosario Pace, 50 anni, di Palma; Domenico Manganello, 46 anni, di Palma; Sarino Lauricella, 52 anni, di Palma; Sarino Lo Vasco, 53 anni, di Palma; Tommaso Vitanza, 70 anni, di Palma; Giuseppe Morgana, 36 anni, di Palma; Gioacchino Pace, 50 anni, di Palma; Salvatore Emanuele Pace, 33 anni, di Palma, Gioacchino Rosario Barragato, 60 anni e Giuseppe Blando, 46 anni, di Favara.

Ai domiciliari, per ragioni legate all'età, il 74enne Calogero Lumia. L'unica ordinanza annullata dal tribunale del riesame è quella di Lumia: i giudici, ai quali si sono rivolti i difensori, gli avvocati Salvatore Pennica e Francesco Scopelliti, lo hanno rimesso in libertà. Vitanza (difeso dagli avvocati Santo Lucia e Giovanni Lo Monaco) è stato posto ai domiciliari per ragioni legate all'età mentre per gli altri indagati (difesi anche dagli avvocati Maria Alba Nicotra, Giuseppe Vinciguerra e Rosalia Palumbo Piccionello) è stata confermata la custodia in carcere anche se sono cadute singole aggravanti.

Ecco la lista di tutti gli indagati: Roberto Alletto, Giuseppe Amato, Gioacchino Rosario “Colarino” Barragato, Vincenzo Bennardo, Giuseppe Blando, Francesco Bonsignore, Salvatore Carusotto, Salvatore Curto, Vincenzo Curto, Vincenzo Fallea, Giuseppe Farini, Federico Gallea, Giuseppe Gallea, Sarino Lauricella, Maurizio Licata, Sarino Lo Vasco, Calogero Lumia, Domenico Manganello, Angelo Mangiavillano, Gioacchino “Sicilia” Mangiavillano, Rosario Meli, Vincenzo Messina, Salvatore Montalto, Calogero “U russu” Monterosso, Giuseppe Morgana, Rocco Novella, Carmelo Pace, Emanuele Salvatore Pace, Gioacchino Pace, Giuseppe Pace, Rosario Pace “Sbizzale”, Giovanni Scaccia, Salvatore Troia, Angelo Vaccaro e Tommaso Vitanza.

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