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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mafia

Mafia, traffico di droga ed estorsioni: spazio ai difensori dopo la requisitoria dei pm

Udienze dedicata agli interventi dei legali del presunto trafficante Calogero Rizzo e di Pietro La Cara, accusato di concorso esterno nell'associazione diretta dal boss Massimino

"Dalle indagini non emerge mai la prova della partecipazione dell'imputato ad alcuna organizzazione, tutti gli elementi indiziari non hanno trovato mai un riscontro negli atti". Dopo la requisitoria dei pm della Dda, Calogero Ferrara e Pierangelo Padova, che hanno chiesto 28 condanne per complessivi 335 anni di carcere, per gli imputati dello stralcio abbreviato del processo scaturito dall'inchiesta "Kerkent, continuano le arringhe della difesa.

Ieri mattina sono intervenuti, fra gli altri, gli avvocati Francesco Gibilaro e Gisella Spataro, che hanno chiesto l'assoluzione di  Calogero Rizzo, 48 anni, di Raffadali, nei cui confronti sono stati proposti 12 anni di reclusione per l'accusa di aver fatto parte dell'associazione di narcotrafficanti messa in piedi dal boss Antonio Massimino, contribuendo all'apertura di un canale di approvvigionamento con i trafficanti calabresi.

"Quadro accusatorio insussistente e inadeguato per decidere una condanna", secondo i difensori. Rizzo, peraltro, di recente, con accuse simili che si incrociano, è finito nella lista dei 479 indagati dell'inchiesta "Rinascita-Scott" della Dda di Catanzaro. Sempre ieri ha illustrato la sua arringa l'avvocato Debora Speciale, difensore del palermitano Pietro La Cara, 43 anni, accusato di concorso esterno nell'associazione diretta da Massimino "al quale avrebbe dato un contributo concreto nell'attività di spaccio". 

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