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Mafia Licata

Operazione antimafia "Assedio", la Cassazione annulla con rinvio un'ordinanza e rigetta tre ricorsi

I giudici si sono pronunciati sui ricorsi presentati e discussi dai legali degli indagati Raimondo Semprevivo e Vincenzo Bellavia

La Cassazione ha deciso. Annullata, con rinvio, l'ordinanza di custodia cautelare per Raimondo Semprevivo, 47 anni, accusato di estorsione aggravata e rigettato il ricorso presentato per Vincenzo Bellavia, 34 anni.

L'ordinanza di custodia cautelare - emessa nell'ambito dell'inchiesta antimafia denominata "Assedio" - per Raimondo Semprevivo, rappresentato e difeso dagli avvocati Angela Porcello e Giovanni Castronovo, è stata appunto annullata al solo fine però di essere ridiscussa al Tribunale del riesame. Ma l'indagato non tornerà ad essere libero visto che era stato raggiunto - era il 31 luglio scorso -  da un fermo nell'ambito dell'inchiesta "Halycon". Rigettati, invece, i ricorsi per gli indagati Vincenzo Bellavia (difeso dall'avvocato Angela Porcello), Giuseppe Scozzari e Giuseppe Puleri.  

A giorni, arriveranno le decisioni - della Suprema Corte - per tutti gli altri indagati i cui legali hanno presentato un ricorso chiedendo l'annullamento delle ordinanze cautelari. Ricorso che invece non è stato fatto - e dunque l'ordinanza è diventata definitiva - per il presunto capomafia di Licata Angelo Occhipinti che è il personaggio chiave dell'inchiesta "Assedio". 

L'operazione antimafia "Assedio", dei carabinieri e della Dda di Palermo (a coordinare l'inchiesta il procuratore Francesco Lo Voi, l'aggiunto Paolo Guido e i pm Claudio Camilleri e Gery Ferrara) scattò - e furono 7 le persone finite nei guai - il 19 giugno scorso.  

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