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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mafia Raffadali

Omicidio Mangione, la difesa: "Le accuse del collaborante non sono riscontrate"

Il legale del presunto killer Roberto Lampasona ha chiesto la scarcerazione: "Versione dei fatti smentita pure dall'autopsia"

Le preoccupazioni espresse nelle conversazioni intercettate fra i due presunti killer del pensionato di Raffadali, Pasquale Mangione, vale a dire Roberto Lampasona, 43 anni, di Santa Elisabetta, e Angelo D'Antona, 35 anni, di Raffadali, secondo la difesa del primo "sono relative al fatto che il loro amico Antonino Mangione si sia pentito ma non temono che li accusi dell'omicidio ma di altri fatti criminali che hanno condiviso".

L'avvocato Antonino Gaziano, ieri mattina, al tribunale del riesame ha chiesto la scarcerazione di Lampasona, accusato dall'amico Antonino Mangione di avere materialmente realizzato l'agguato. Il collaborante ha raccontato di avere organizzato l'omicidio del sessantanovenne, su incarico di uno dei figli della vittima - Francesco Mangione - che aveva deciso di farlo eliminare perchè andava in giro a disturbare donne sposate.

L'omicidio, a colpi di pistola e col calcio della pistola, è avvenuto in contrada Modaccamo, strada di campagna fra Raffadali e Cianciana. L'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dai poliziotti della squadra mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi. Indagati a piede libero anche lo stesso Francesco Mangione, imprenditore di Raffadali, e il presunto boss quarantenne Francesco Fragapane, di Santa Elisabetta, condannato a 20 anni di carcere nell'ambito del processo "Montagna" con l'accusa di avere diretto il nuovo mandamento mafioso seguendo le orme del padre Salvatore.

Antonino Mangione, che non è un collaboratore di giustizia, racconta che Lampasona avrebbe chiesto al boss l'autorizzazione all'omicidio. "Le modalità esecutive - ha aggiunto Gaziano - non corrispondono con gli esiti dell'autopsia che evidenziano un solo colpo contundente. Non ci sono tracce di dna sul luogo dell'omicidio e persino il modello di auto usata non può corrispondere". I giudici decideranno nei prossimi giorni.

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