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Mafia Porto Empedocle

Inchiesta sui "pizzini" di Gerlandino, indagata anche la sorella di Messina

Nel registro degli indagati sarebbero stati iscritti anche gli imprenditori empedoclini Angelo Cardella, 40 anni, Francesco e Salvatore Salemi, padre e figlio di 58 e 34 anni

A far scattare la nuova inchiesta sono stati i pizzini trovati nel suo ultimo covo di via Stati Uniti, a Favara. Gerlandino Messina, catturato nell'ottobre del 2010 dopo 11 anni di latitanza, è iscritto nel registro degli indagati insieme alla sorella Anna, 34 anni, e agli imprenditori empedoclini Angelo Cardella, 40 anni, Francesco e Salvatore Salemi, padre e figlio di 58 e 34 anni. 

I sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Rita Fulantelli ed Emanuele Ravaglioli, hanno già fatto notificare cinque avvisi di garanzia. Tra questi, anche quello a Gerladino Messina, che gli è stato notificato nel carcere di Tolmezzo, dove si trova detenuto al regime del 41bis. Intanto sono stati disposti ulteriori accertamenti sugli altri pizzini che saranno sottoposti ad esami grafologici e dattiloscopici.

Secondo quanto successivamente accertato dagli investigatori, come scrive oggi il Giornale di Sicilia, alcuni dei "messaggi" trovati dai carabinieri del Reparto operativo nel covo di Favara farebbero riferimento al ruolo della sorella del boss, Anna Messina, nella gestione degli affari della famiglia mafiosa. Poi in altri pizzini si parlerebbe anche del ruolo dell'imprenditore Angelo Cardella, titolare di un negozio di auto-ricambi, e di Francesco e Salvatore Salemi, padre e figlio, gestori di un'impresa del settore edile ed imparentati con la famiglia del boss.

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