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Venerdì, 29 Settembre 2023
L'inchiesta sul nuovo mandamento

"Non rivelò alcuna notizia riservata al boss": ultime arringhe al processo "Xydi"

I pm avevano chiesto la condanna a 4 anni per il poliziotto Giuseppe D'Andrea, accusato di avere acquisito e divulgato informazioni segrete, la difesa: "Condotta discutibile ma penalmente irrilevante, ha reso noti fatti che si sarebbero scoperti pure cercando su internet"

"Non c'è dubbio che si tratta di una condotta discutibile ma sul piano penale non c'è stato alcun reato, non ha rivelato alcun segreto di ufficio ma solo comunicato informazioni pubbliche che chiunque avrebbe potuto conoscere cercando su internet".

L'avvocato Daniela Posante (nella foto in basso) replica così ai pm della Dda Claudio Camilleri, Gianluca De Leo e Francesca Dessì che hanno chiesto la condanna a 4 anni di reclusione nei confronti del poliziotto Giuseppe D'Andrea, 50 anni, fermato il 2 febbraio dell'anno scorso dal Ros nell'ambito dell'operazione "Xydi" con l'accusa di accesso abusivo a sistema informatico e rivelazione di segreto di ufficio.

avvocato daniela posante-3

D'Andrea, assistente capo in servizio al commissariato di Canicattì, finito prima in carcere e poi, dopo l'udienza di convalida del fermo, agli arresti domiciliari prima di tornare libero, in concorso con altri pubblici ufficiali non identificati, avrebbe fatto degli accessi non autorizzati alla banca dati in dotazione alla polizia per acquisire notizie relative ad una licenza commerciale e alla posizione di un imprenditore.

Notizie che poi, sempre secondo quanto ipotizzano i pm della Dda che hanno condotto l'inchiesta, sarebbero state rivelate ai mafiosi Gregorio Lombardo e Giancarlo Buggea e all'avvocato Angela Porcello, compagna di Buggea, che avrebbe strumentalizzato i suoi incarichi professionali diventando "consigliori" e cassiera di Cosa Nostra. 

"Ha usato le sue credenziali per accedere al sistema - ha aggiunto il legale -, di conseguenza l'accesso non è stato abusivo. Per quanto riguarda le informazioni acquisite e divulgate non si può certo parlare di notizie segrete perchè riguardavano solo le condanne di alcune persone. Anzi, ascoltando un'intercettazione, lo stesso D'Andrea - ha proseguito l'avvocato Posante - dice a chiare lettere a Buggea, rispondendo a una sua richiesta, che non avrebbe potuto ottenere informazioni sulla posizione di una persona". 

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