Gregge abusivo in un terreno confiscato alla mafia, coop Livatino: "Riaffermiamo la legalità"
Appresa della notizia dell’operazione dei Carabinieri di Agrigento, Licata e Naro nei terreni confiscati in contrada Gibbesi affidati alla cooperativa “Rosario Livatino – Libera Terra” di Naro conclusasi con l’individuazione della presenza abusiva ed illegale di un gregge di 1.200 capi e della denuncia di due pastori per reati connessi l’Associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” esprime la propria condivisione dell’intervento e ringraziano i Carabinieri dal Comandante provinciale ai militari operanti. Sperano adesso che la Magistratura e le altre Istituzioni presenti sul territorio siano consequenziali.
In questo intervento si rivede un ulteriore concreto desiderio di riaffermare la Legalità e Democrazia sul territorio agrigentino ed ancora una volta quindi ci rivolgiamo alla Signora Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa; al Questore, Rosa Maria Iraci, e a tutte le forze dell’ordine a continuare ad operarsi per affermare lo Stato di Diritto e la Legalità assieme alla Democrazia e alla Libertà dei Cittadini onesti. Chiedono ancora al Signor Procuratore della Repubblica di adottare e far adottare i provvedimenti necessari a liberare i terreni affidati alla cooperativa da ingombranti e non pacifiche presenze come quella individuata dopo 8 anni dei due pastori e del relativo gregge .
Ove queste iniziative non dovessero realizzarsi si chiede al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di concretizzare le dichiarazioni d’intenti venute da più parti in coincidenza dello scorso XXX anniversario dell’uccisione vile e barbara nonché mafiosa del Giudice Rosario Livatino, figlio e vittima di questa terra e della mentalità che oggi come allora sembra persistere.
Le associazioni che operano a Canicattì e non solo per fare Memoria e rendere Testimonianza di Rosario Angelo Livatino ribadiscono che saranno sempre accanto all’omonima cooperativa di Naro. Il presidente Giuseppe Palilla