Parla l'avvocato di Messina Denaro: "Sta molto male e non so se in carcere lo stanno curando bene"
Lorenza Guttadauro, che è anche nipote del boss affetto da un tumore e già operato due volte proprio per questo: "Una cella non è un ambulatorio medico". Ai pm che lo hanno interrogato a L'Aquila le condizioni di salute dell'ex superlatitante sono apparse invece "buone"
Che stia male è un dato assodato, visto che è stato sottoposto a due interventi in due anni per via del tumore di cui è affetto e che, proprio la necessità di curarsi, lo ha costretto a non potersi nascondere come ha fatto negli ultimi 30 anni. E, infatti, "le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro sono gravi", ha detto a Rainews anche il suo avvocato (e nipote) Lorenza Guttadauro. Che ha pure sollevato dei dubbi sul modo in cui il mafioso viene assistito ora che si trova al 41 bis nel carcere de L'Aquila.
"Io non ho visto la cella - afferma il legale - ma non credo che possa essere paragonata a un ambulatorio medico in termini di locali sterili". E aggiunge: "Non ho visto sedie per la chemio, c'era solo un tavolo non so se lo stanno curando bene, me lo auguro". Guttadauro ha avuto modo di vedere il boss in occasione dell'interrogatorio del procuratore Maurizio De Lucia e dell'aggiunto Paolo Guido, durante il quale lo ha assistito.
Malato e al 41 bis, ma Messina Denaro non si pente
Per la Procura le condizioni di Messina Denaro sarebbero invece buone. Il carcere de L'Aquila, peraltro, non è stato scelto a caso, ma proprio perché è uno di quelli di massima sicurezza dove il capomafia di Castelvetrano può ricevere comunque le cure di cui ha bisogno. Durante l'interrogatorio, l'ex superlatitante ha sì risposto alle domande dei pm, ma non ha mostrato alcun segno di pentimento e neppure l'intenzione di voler collaborare con la giustizia. La durata stessa del colloquio, un'ora, dimostra che non può aver fornito elementi utili alle indagini.