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Giovedì, 25 Aprile 2024
Tribunale / Menfi

"Costrinsero dipendente di una società a licenziarsi e rinunciare agli arretrati": chieste 4 condanne

L'inchiesta della Dda di Palermo scaturisce dagli sviluppi dell'operazione antimafia "Opuntia"

La condanna dei quattro imputati è stata chiesta dal pubblico ministero Alessia Sinatra nel processo, che si celebra con il rito abbreviato, a carico di tre menfitani e un margheritese accusati di tentata estorsione. La notizia è riportata oggi sul Giornale di Sicilia.

Il processo si celebra davanti al gup del Tribunale di Palermo, Cristina Lo Bue. Accusati di tentata estorsione sono Pietro Campo, di 66 anni, di Santa Margherita Belice, per il quale il pm ha sollecitato la pena più alta, 6 anni di reclusione. Per il collaboratore di giustizia di Menfi Vito Bucceri, di 51 anni, il pm ha chiesto 8 mesi di reclusione con i benefici previsti per la collaborazione; per Giuseppe Alesi, di 53 anni, di Menfi, chiesti 4 anni; per Tommaso Gulotta, di 58 anni, di Menfi, pure richiesta di condanna di 4 anni.

Si tratta di una vicenda venuta fuori dalle carte del processo di mafia Opuntia nel quale quasi tutti imputati sono stati assolti. Alesi e Gulotta, imputati nel processo Opuntia, entrambi assolti con sentenza definitiva. I quattro, in concorso tra loro e con un’altra persona, sono accusati di avere compiuto atti idonei a costringere un uomo di Castelvetrano a presentare le dimissioni da una società che operava nel settore dei carburanti rinunciando al pagamento degli stipendi arretrati e delle altre spettanze economiche derivanti dal suo rapporto di lavoro oltre ai benefici connessi a un periodo di malattia collegata a un precedente infortunio ed a procurasi in tal modo ingiusti profitti con altrui danno. 

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