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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Menfi

Blitz antimafia "Opuntia", la Dda chiude le indagini sulla cosca

Gli indagati sono otto, compreso il collaboratore di giustizia Vito Bucceri

Notificato l'avviso di conclusione delle indagini nell'ambito dell'inchiesta "Opuntia". A distanza di 4 anni dall'avvio dell'attività investigativa, da parte dei carabinieri della compagnia di Sciacca, la Dda di Palermo ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini. Gli indagati sono 8, compreso il collaboratore di giustizia Vito Bucceri. Cinque - dopo il secondo blitz, avvenuto lo scorso febbraio - sono in carcere, due sono stati rimessi in libertà dal Gip del tribunale di Palermo e Bucceri sta, appunto, collaborando. 

Gli indagati sono tutti di Menfi, tranne Domenico Friscia, 55 anni, che è di Sciacca.

Per la Dda gli otto avrebbero fatto parte di Cosa Nostra, Bucceri quale capo della "famiglia" di Menfi "mantenendo costanti contatti con Pietro Campo e Domenico Friscia quale referente decisionale dell'organizzazione del territorio per questioni locali delle famiglie mafiose e per la gestione delle interferenze nella realizzazione delle opere oggetto di appalti e opere pubbliche, nonché per l'illecita gestione dei proventi del settore dei videopoker e delle slot machines". Gulotta, Mistretta e Riggio avrebbero "fatto parte della "famiglia" di Menfi "coadiuvando Bucceri nelle sue attività illecite mediante una partecipazione attiva anche in qualità di autisti, fornendo la disponibilità propria e dei propri mezzi al trasporto e il Mistretta per aver fornito disponibilità al Bucceri nella predisposizione di un contratto di lavoro presso la sua azienda agricola al fine di favorire gli spostamenti su più territori eludendo così le prescrizioni dettate dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza". 

Il medico Pellegrino Scirica avebbe fatto "parte della famiglia mafiosa di Menfi veicolando costantemente informazioni tra gli associati, mettendo a disposizione il suo studio medico quale luogo di incontro riservato". I fratelli Giuseppe e Cosimo Alesi, secondo la Dda, avrebbero fatto "parte della famiglia mafiosa di Menfi, veicolando informazioni e messaggi tra i vari associati all'organizzazione mafiosa, organizzando incontri riservati tra Domenico Friscia, Vito Bucceri anche in locali nella loro disponibilità a Menfi". 

L'avviso di conclusione delle indagini è stato firmato dai sostituti della Dda Alessia Sinatra, Calogero Ferrara e Claudio Camilleri.  

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