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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

"Il boss gli parlò di attentati e famiglie mafiose", teste nega tutto e finisce sotto inchiesta

Un allevatore di San Biagio Platani era stato intercettato insieme a Giuseppe Nugara che raccontava con disprezzo le vicende dell'imprenditore Ignazio Cutrò e ricostruiva dinamiche interne a Cosa Nostra: i giudici, dopo vari avvertimenti, trasmettono gli atti alla Dda

"Si è rovinato  . . ha rovinato una famiglia  . . anche i figli stessi tutti controllati minchia nemmeno si possono muovere  . .  appena lo Stato si stanca  . . che gli toglie la scorta poi vedi che poi". Il presunto boss di San Biagio, Giuseppe Nugara, intercettato dalla Dda, gli confidava il disprezzo e, forse, i propositi di rappresaglia nei confronti dell'ex imprenditore e testimone di giustizia Ignazio Cutrò, che aveva denunciato e fatto condannare i suoi estorsori. 

L'allevatore Stefano Butticè, nonostante i ripetuti avvisi del presidente della prima sezione penale Alfonso Malato, che gli ha fatto presente che "le conversazioni sono state intercettate ed è rischioso negarle", si è ostinato a dire il contrario. "Non mi ha mai parlato di mafia, solo discorsi così... del più e del meno".

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Alla fine, come chiesto dal pubblico ministero Alessia Sinatra, è arrivata la trasmissione degli atti alla Procura per il testimone, ritenuto palesemente falso alla luce del fatto che le conversazioni di cui negava l'esistenza erano tutte registrate e trascritte.

E' ripreso questa mattina, dopo la due giorni in trasferta a Roma per ascoltare il collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta, il processo scaturito dall'inchiesta "Montagna" che ha disarticolato il nuovo organigramma mafioso della provincia di Agrigento e fatto luce su un presunto accordo fra lo stesso Nugara e il sindaco di allora, Santo Sabella, finalizzato ad avere sostegno elettorale in cambio di piccoli appalti e posti di lavoro.

Oggi, fra gli altri, è stato ascoltato Butticè che, secondo quanto emerso da alcune intercettazioni, avrebbe raccolto le confidenze di Nugara. "Lo conosco come compaesano - ha detto - ma non mi ha mai parlato di mafia perchè a me queste cose non interessano". 

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