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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia San Biagio Platani

Il processo "Montagna" agli sgoccioli, l'ex sindaco Sabella all'attacco: "Colpito perchè ho scoperto una truffa?"

Il principale imputato, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, rende noto di avere presentato una denuncia per segnalare "un imbroglio sullo straordinario elettorale"

"La verità è che, come ho dichiarato in aula, ha voluto spostare l’asse su fatti di mafia quando invece sapeva che si trattava di un imbroglio sullo straordinario elettorale. Di una truffa aggravata, come da denuncia fatta da me ai carabinieri. Lei sapeva di questo affaire di famiglia". 

L'ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, a distanza di alcuni giorni dall'udienza, nel corso della quale uno dei suoi difensori, l'avvocato Antonino Gaziano, ha concluso il suo intervento al processo scaturito dall'inchiesta antimafia "Montagna", torna sulla contrapposizione con la candidata Rosalba Di Piazza da cui scaturiscono le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa.

Sabella rende noto e consegna agli organi di informazione i contenuti di una denuncia, presentata nelle scorse settimane in Procura, che segnala una serie di presunte truffe che sarebbero state commesse, in relazione al pagamento dello straordinario elettorale, e che Sabella avrebbe cercato di accertare e denunciare venendo per questo, secondo il suo punto di vista, contrastato con false accuse.

La psicologa Rosalba Di Piazza, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Luigi Troja, secondo quanto ipotizza il pm della Dda Alessia Sinatra, che ha chiesto la condanna di Sabella a 12 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, sarebbe stata tagliata fuori grazie ad un accordo illecito col capomafia del paese che lo avrebbe appoggiato in cambio di favori che consistevano nell'assegnazione di appalti e di posti di lavoro per uomini a lui vicini.

“E' stato eletto nel 2014 - ha detto il pm nel corso della requisitoria - , grazie ad un accordo col boss del paese Giuseppe Nugara, con una precisa strategia messa a punto nei dettagli che prevedeva pure una formale contrapposizione di liste che, in realtà, serviva solo a favorire la sua elezione”.

"La verità - aggiunge Sabella dopo avere reso noto il contenuto della sua denuncia - è che la Di Piazza non aveva voti perchè si era candidata in consiglio comunale e ha preso 24 voti e 4 candidati della sua lista insieme a lei hanno preso 44 voti. Come pretendeva di fare il sindaco? Ha un odio sviscerato nei miei confronti, io non ho nulla da temere". 

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