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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mafia

Mafia, maxi inchiesta "Nuova Cupola": 11 condanne e due assoluzioni

Gli unici scagionati sono l'imprenditore empedoclino Gaspare Carapezza e Maurizio Rizzo, 43 anni, di Grotte, accusati di estorsione. Sentenza confermata per il capo provincia di Cosa Nostra, Leo Sutera. Pena aumentata per i suoi "vice" Francesco Ribisi e Giovanni Tarallo

Pene più severe pure per Francesco Ribisi, 34 anni di Palma, e Giovanni Tarallo, 31 anni, di Santa Elisabetta. Per il palmese, ritenuto il numero due di Cosa Nostra, i giudici della Cassazione avevano accolto in parte il ricorso dei difensori (gli avvocati Daniela Posante e Valerio Vianello) disponendo una nuova valutazione su alcune attenuanti e sul calcolo della pena. Al tempo stesso, però, il processo era stato rimandato in Corte di appello per valutare la sussistenza dell’aggravante del riciclaggio: il pg ha chiesto di aumentare la pena da 13 anni a 16 anni e 10 mesi: poco fa i giudici gli hanno inflitto 15 anni e 4 mesi. Situazione uguale per Tarallo (difeso dagli avvocati Giuseppe Barba e Nico D’Ascola), suo braccio destro, che in appello era stato condannato a 13 anni e 6 mesi: il pg aveva chiesto 16 anni e 8 mesi e la Corte gliene ha inflitti 15.

LEGGI ANCHE: Inchiesta "Nuova cupola", concluse le arringhe al processo di appello "bis"

E' stato deciso un aumento di pena (da 4 anni a 6 anni) per l’empedoclino Fabrizio Messina, 40 anni, difeso dai legali Antonino Gaziano e Salvatore Pennica. I giudici lo hanno condannato, oltre che per associazione mafiosa, per un episodio di estorsione per cui era stato assolto. Il pg aveva chiesto 8 mesi in più.

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