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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

Mafia, l'atto di accusa del pentito Putrone: "Il boss Messina ci chiese voti per Sodano"

Il collaboratore di giustizia rivela che il capomafia di Villaseta si adoperò per farlo eleggere sindaco nel 1993: "In cambio avrebbe garantito degli appalti"

"Arturo Messina, capo mafia di Agrigento, in occasione delle elezioni amministrative del 1993 mi disse di fare votare per Calogero Sodano che aveva già parlato con lui ed era a disposizione”.

Lo ha detto il collaboratore di giustizia di Porto Empedocle, Luigi Putrone, deponendo al processo di appello a carico dell'ex sindaco ed ex senatore, accusato - dopo l'assoluzione decisa in primo grado - di concorso esterno in associazione mafiosa. 

L'esperto uomo politico agrigentino sarebbe stato sostenuto da Cosa Nostra sia in occasione delle elezioni del 1993, quando battè per una manciata di voti Arnone, allora presidente regionale di Legambiente e ora parte civile nel processo, che in futuro. Sodano, secondo quanto ipotizza l'accusa, sarebbe stato sostenuto da Cosa Nostra anche in occasione delle elezioni amministrative del 1997, alle Europee del 1999 (unica circostanza in cui non fu eletto) e alle elezioni nazionali del 2001 in cui fu eletto senatore della Repubblica.

Sodano, dopo essere stato eletto sindaco, avrebbe ricambiato il favore indirizzando a imprese legate alla mafia gli appalti per la costruzione del depuratore del Villaggio Peruzzo, per i lavori di urbanizzazione di Favara ovest e per la gestione dei rifiuti.

Gli accordi per farsi eleggere sindaco per la seconda volta nel 1997, per candidarsi alle Europee nel 1999 e per approdare al Senato nel 2001 avrebbero avuto come contropartita l’affidamento dei lavori di riqualificazione di Villaseta e Monserrato al consorzio Ecoter, ritenuto vicino al boss Cesare Lombardozzi morto 4 anni fa. 

"Sodano era una persona a disposizione - ha aggiunto Putrone - e se c'era bisogno gli si poteva chiedere qualche appalto". 

Nel corso della deposizione ha citato Arnone sostenendo che era contro la mafia.
Il processo è stato rinviato al 13 gennaio. Le parti - il pg Giuseppe Fici, il difensore di parte civile Daniela Principato e i legali dell'imputato Salvatore Pennica e Antonino Mormino - potranno chiedere altri mezzi istruttori. 


 

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