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Mafia Favara

Mafia, chiesta confisca dei beni e sorveglianza speciale per "fedelissimo" del boss Falsone

I pm della Dda sollecitano alla sezione misure di prevenzione un provvedimento per l'imprenditore favarese Liborio Parello, 46 anni, condannato a 5 anni per estorsione nell'inchiesta "Maginot"

L'imprenditore favarese Liborio Parello, 46 anni, secondo i pm della Dda è "socialmente pericoloso" e le sue attività imprenditoriali, con relativi mezzi, devono essere confiscate. La prima udienza del procedimento, davanti ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni, si terrà il 14 luglio.

Parello, che ha nominato come difensore l'avvocato Giovanni Castronovo, è tornato libero dopo avere scontato una condanna a 5 anni di reclusione per estorsione aggravata nell'ambito dell'inchiesta "Maginot" che ha disarticolato, nel 2011, l'ultima rete di fiancheggiatori del boss Giuseppe Falsone. Parello, in particolare, nel 2010 avrebbe commesso un'estorsione mafiosa a una ditta che stava eseguendo i lavori di rifacimento della rete fognante di Favara.

I giudici dovranno decidere se confiscare la sua impresa edile e i relativi mezzi e applicargli la sorveglianza speciale che prevede, per le persone ritenute socialmente pericolose, l'applicazione di un provvedimento restrittivo della libertà personale che gli impone, fra le altre cose, di restare a casa negli orari serali e non varcare i confini del proprio comune di residenza. 

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