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Il Feudo Arancio nelle mani della mafia? Riesame annulla sequestro

A darne notizia sono i legali degli indagati che spiegano: ”E'stata ritenuta radicalmente insussistente l’astratta configurabilità dei reati contestati in relazione agli originari acquisti di terreni ed edifici"

Le mani della mafia sul Feudo Arancio? Non secondo il tribunale del riesame di Trento che ha annullato il decreto di sequestro emesso il 6 marzo su terreni ed edifici delle società Solsicano e Villa Albius sarl del Gruppo Mezzacorona riferibili al brand Feudo Arancio, fra i più noti in Italia e non solo nel settore vitivinicolo.

A darne notizia sono i legali degli indagati che spiegano: ”In particolare è stata ritenuta radicalmente insussistente l’astratta configurabilità dei reati contestati in relazione agli originari acquisti di terreni ed edifici, anche a fronte della evidente trasparenza e tracciabilità delle compravendite realizzate”, sostengono gli avvocati Vittorio Manes e Luigi Olivieri. Secondo i difensori, il tribunale del Riesame ha confermato che l’accusa di riciclaggio di beni mafiosi “era completamente insussistente”. 

Adesso la Dda potrebbe impugnare il provvedimento cautelare in Cassazione e, in ogni caso, le indagini su quella che, secondo i pm, fu una gigantesca speculazione finanziaria, dove furono riciclati oltre 35 milioni di euro in due fasi, continuano.

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