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Mafia Licata

Intreccio fra mafia, politica e massoneria deviata: due indagati rinunciano a farsi sentire dai pm

Giuseppe Puleri e Giovanni Mugnos annullano l'interrogatorio, il presunto braccio destro del boss insiste

Mafia, politica e massoneria deviata: due dei tre indagati delle operazioni antimafia "Assedio" e "Halycon, rinunciano a farsi interrogare dai pm. La difesa, affidata all'avvocato Angela Porcello, ha formalizzato la richiesta dopo che le audizioni, da remoto, erano state già fissate. Si tratta di Giovanni Mugnos, 54 anni di Licata, e Giuseppe Puleri, 41 anni, di Campobello, presunti affiliati della famiglia mafiosa delle loro città. I due indagati, nella lista dei venti nei cui confronti si profila la richiesta di rinvio a giudizio, volevano provare a convincere i pm a non chiedere il rinvio a giudizio.

I loro interrogatori, chiesti in seguito all’avviso di chiusura delle indagini, erano stati fissati, in remoto, per ieri  (dal carcere di Voghera per Puleri) e oggi (da Terni per Mugnos). 
Confermata invece l'audizione di Raimondo Semprevivo, 47 anni, di Licata, arrestato in entrambi i blitz, fra luglio e agosto, con le accuse di estorsione aggravata e associazione mafiosa.

La sua audizione, chiesta dai legali Angela Porcello e Giovanni Castronovo, anche in questo caso in seguito alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, era fissata per ieri ma è stata rinviata a lunedì mattina per altri impegni del pm. L’audizione era stata “congelata” per il regime speciale di sospensione dei termini imposti dal governo nella fase dell’emergenza Coronavirus ed è stata fissata nelle scorse ore. L’imprenditore edile, detenuto nel carcere di Benevento, sarà interrogato in remoto.

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