La sorella di Messina Denaro si avvale della facoltà di non rispondere e tace davanti al gip
Durante l'interrogatorio che si è svolto davanti al giudice Alfredo Montalto, l'indagata per associazione mafiosa, arrestata venerdì scorso, ha scelto la strada del silenzio
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Rosalia "Rosetta" Messina Denaro, sorella maggiore dell'ex superlatitante. Durante l'interrogatorio che si è svolto davanti al gip Alfredo Montalto, l'indagata per associazione mafiosa, arrestata venerdì scorso, ha scelto dunque la strada del silenzio.
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Secondo il procuratore Maurizio De Lucia, l'aggiunto Paolo Guido ed i sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, che coordinano l'inchiesta del Ros dei carabinieri, la donna - col nome in codice "Fragolone" - avrebbe tenuto la cassa e la contabilità del clan, oltre ad assicurare lo smistamento di pizzini da e per il fratello Matteo Messina Denaro.
Il pizzino nascosto in una sedia e la cattura di Messina Denaro: così è stato tradito dalla sorella
Com'è emerso, è stata proprio lei a tradire involontariamente il superboss: nella gamba di una sedia della sua abitazione di campagna, infatti, è stato ritrovato il 6 dicembre una specie di diario clinico. Cosa che ha consentito agli investigatori, attraverso una serie di complessi accertamenti, di arrivare all'ultimo dei Corleonesi e di arrestarlo il 16 gennaio alla clinica La Maddalena dove, alle 8, col falso nome di Andrea Bonafede, doveva sottoporsi a un ciclo di chemioterapia.