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Mafia Sambuca di Sicilia

"Capo di Sambuca e fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro", ridotta la condanna a Leo Sutera

La corte d'Appello di Palermo inoltre ha confermato le condanne a tre fiancheggiatori, la fioraia Maria Salvato, l'autista del boss, Vito Vaccaro, e l'imprenditore Giuseppe Tabone, condannati a tre anni di carcere per favoreggiamento

E' stata ridotta in appello a 14 anni e 6 mesi la condanna per il boss Leo Sutera, di 70 anni, ritenuto a capo della mafia di Sambuca di Sicilia e fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro. La corte d'appello di Palermo inoltre ha confermato le condanne a tre fiancheggiatori, la fioraia Maria Salvato, l'autista del boss, Vito Vaccaro, e l'imprenditore Giuseppe Tabone, condannati a tre anni di carcere per favoreggiamento. In primo grado invece Sutera - difeso dagli avvocati Luca Cianferoni e Carlo Ferracane - era stato condannato a 18 anni di carcere.

Il nome di Leo Sutera era venuto fuori nel 2012, quando fu sottoposto a fermo nel blitz 'Nuova Cupola' che spaccò la Procura di Palermo: da una parte il pool che indaga su Agrigento e dall'altra l'allora procuratore aggiunto Teresa Principato, secondo cui Sutera avrebbe potuto portare a Messina Denaro.

Il boss di Sambuca di Sicilia nel frattempo tornò in libertà. Il 29 ottobre 2018 gli agenti dello Sco e della Squadra Mobile di Agrigento, su richiesta dei pm della Dda di Palermo (procuratore aggiunto Paolo Guido, sostituti procuratori Alessia Sinatra, Geri Ferrara e Claudio Camilleri) lo hanno nuovamente sottoposto a fermo dopo che una microspia intercettò una frase dalla quale era emersa la sua volontà di fuggire per il timore di un aumento di pena e quindi di un ritorno in carcere.

(fonte: AGI)

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