Processo d'appello per l'inchiesta "Icaro", il pentito conferma tutte le accuse
Per circa due ore, in videoconferenza da una località segreta, il primo collaboratore di giustizia di Favara è stato ascoltato
Per circa due ore, in videoconferenza da una località segreta, Giuseppe Quaranta - il primo collaboratore di giustizia di Favara - è stato esaminato, ieri, durante un'udienza del processo d'appello "Icaro". A decidere di sentirlo, prima della pausa estiva, era stata la Corte presieduta dal giudice Nino Napoli. A richiedere l'audizione era stato il procuratore generale Rosalia Cammà. Gli avvocati Giovanni Castronovo, Francesco Oddo e Marco Clementi si erano, invece, opposti. Quaranta, ieri, durante l'udienza, ha riconfermato le accuse.
Via libera all'audizione di Giuseppe Quaranta
La sentenza dello stralcio abbreviato è stata emessa il 21 luglio dello scorso anno dal gup di Palermo Roberto Riggio: dodici le condanne e dieci le assoluzioni. Otto imputati, assolti in primo grado, non figurano nella lista dell’appello perché le sentenze non sono state impugnate e sono diventate definitive.
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L'inchiesta "Icaro" ha disarticolato le nuove famiglie mafiose dell'Agrigentino che risultarono essere in continua fase di riorganizzazione.