Beni confiscati alla mafia, al via gli interventi di miglioramento
Aperti i cantieri per il recupero e la trasformazione del Giardino della memoria, della biblioteca comunale e della palestra di Villa Ambrosini
Espletate le gare di appalto, tutte gestite dall’Urega di Agrigento, sono iniziati i lavori per la risistemazione, il miglioramento e il recupero di tre beni di proprietà comunale. Il primo riguarda la ristrutturazione della “Casa della legalità” e del “Giardino della memoria”, rispettivamente un immobile e uno spazio verde insistenti tra contrada Poggio e viale Berlinguer confiscati alla mafia circa 15 anni fa e assegnati al Comune per la loro gestione. La notizia è riportata oggi sul Giornale di Sicilia.
La gara è stata vinta dalla ditta “G.P. Costruzioni” di Giuseppe Proietto che ha proposto il ribasso del 19,273%. I lavori verranno eseguiti grazie ad un finanziamento disposto dall’assessorato regionale della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche Sociali che è pari a poco meno di 318 mila euro, compresi oneri relativi alla manodopera, oltre Iva.
Un altro intervento interesserà la biblioteca comunale di piazza Cavour, dedicata al filantropo e aristocratico barone Antonio Mendola che attraversò buona parte dell’800 per finire i suoi giorni all’alba del XX secolo. I lavori consisteranno nell’abbattimento delle barriere architettoniche, nell’adeguamento degli impianti elettrici ed idrici e nella realizzazione di un ascensore e di un bagno per soggetti portatori di disabilità. Gli interventi, finanziati per quasi 267 mila euro, prevedono anche il recupero e la riqualificazione di alcuni elementi lignei posti al primo piano della sala di lettura storica dove vengono conservati alcuni libri di rilevanza e valore inestimabile (anche perché sono in tiratura unica), nonché il ripristino di parti pittoriche relative al controsoffitto.
Con il terzo finanziamento verrà realizzata una palestra a cielo aperto nella Villa Ambrosini. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la ditta “Fenix Consorzio Stabile Soc. Coop.”, con sede in Bologna, che ha offerto un ribasso del 18,142% per un importo netto di poco meno di 348 mila euro, oltre oneri per la sicurezza.