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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Favara

La faida sull'asse Favara-Belgio, estradizione e interrogatorio in carcere per Nicotra

Il trentottenne, vittima di un tentato omicidio, è accusato di ricettazione, favoreggiamento e detenzione di armi: questa mattina sarà interrogato a Rebibbia

Interrogatorio in carcere a Rebibbia, a Roma, per il trentottenne favarese Carmelo Nicotra, destinatario di un'ordinanza cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione Mosaico, che ha fatto luce su quattro omicidi e tentati omicidi sull'asse Favara-Belgio. Nicotra, che alle 12, assistito dall'avvocato Salvatore Cusumano, si presenterà davanti al gip di Roma, Pier Luigi Balistreri, delegato per rogatoria, è accusato di ricettazione, favoreggiamento, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi: tutti i reati sono aggravati dal metodo mafioso. Il trentottenne si trovava in Belgio quando, il 15 settembre, è scattata la retata ed è stato estradato solo nei giorni scorsi.

Nicotra è una delle vittime degli agguati falliti. Il 23 aprile del 2017 un commando gli ha sparato addosso nell'ambito di un contrasto legato alla gestione di alcuni traffici illeciti. Il favarese è accusato di favoreggiamento dei suoi stessi killer che gli avevano esploso alle spalle diversi colpi di Kalašnikov all'interno del suo garage. Agli inquirenti, infatti, avrebbe ripetutamente mentito pur sapendo - come si evincerebbe dalle intercettazioni - chi era stato a fare fuoco.

La ricettazione è relativa all'auto Renault Modus che avrebbe usato per andare all'ospedale dopo l'agguato. A sparargli, fra gli altri, sarebbe stato il quarantaquattrenne Carmelo Vardaro: il suo difensore, l'avvocato Salvatore Virgone, mercoledì mattina ha chiesto ai giudici del tribunale della libertà di annullare l'ordinanza e si attende nelle prossime ore la decisione. 

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