"Hanno fatto affari grazie ai rapporti con i vertici mafiosi": confiscati i beni dei fratelli Valenti
I due imprenditori sono stati condannati a 6 anni e 8 mesi nella maxi operazione "Montagna": nella lista immobili, quote di capitale sociale, conti correnti e un cavallo di razza
La Direzione investigativa antimafia, diretta dal vice questore Roberto Cilona e su disposizione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, ha eseguito la confisca di beni a carico di due imprenditori favaresi - i fratelli Stefano e Gerlando Valenti - attivi nel settore edilizio e del movimento terra.
"Gli imprenditori - si legge in una nota della Dia - sono stati arrestati nell’ambito di un'operazione antimafia del 2018 poiché indagati per associazione di tipo mafioso. Le mirate attività info-investigative hanno dimostrato l’elevato grado di partecipazione raggiunto dagli stessi imprenditori in seno alla malavita organizzata".
Entrambi sono stati condannati a 6 e mesi 8 di reclusione nell'operazione "Montagna".
I due imprenditori, secondo le conclusioni a cui è giunto il tribunale, sarebbero riusciti nel tempo "ad incrementare il loro patrimonio attraverso i continui rapporti intrattenuti con i vertici mafiosi siciliani".
L’attività ha portato a un provvedimento di sequestro e poi alla confisca ovvero alla definitiva acquisizione da parte dello Stato. Per entrambi, inoltre, è stata disposta la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
I giudici che hanno deciso la confisca hanno restituito parte del patrimonio acquisito nella fase del sequestro. La confisca ha riguardato 5 immobili fabbricati; 11 beni mobili registrati tra autocarri, rimorchi e autoveicoli; quote di capitale sociale di due società; numerosi conti correnti, fondi comuni di investimento e titoli e un cavallo di razza.