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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia Favara

Il neo pentito Giuseppe Quaranta: "Mi volevano uccidere... temevano che potessi collaborare con la giustizia"

L'uomo, ritenuto vicino alla famiglia Fragapane di Santa Elisabetta, ha iniziato a parlare con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Tutti gli approfondimenti

"Sono stato 'posato' perché ad un certo punto mi ero stufato e non mi facevo trovare da nessuno, quindi non essendo più 'produttivo', fu informato Francesco Fragapane, dicendo che non ero più disponibile. Fragapane mi fece sapere che non dovevo più 'camminare' a nome suo. Io ne fui felice".

"Ora apprendo, leggendo l'ordinanza che mi volevano uccidere e penso che sono persone che tengono in conto solo i soldi e poi pensavano che io potessi collaborare". Giuseppe Quaranta di Favara, neo collaboratore di giustizia, riferisce così ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. 

"Quando si è dentro Cosa Nostra c'è sempre qualcuno invidioso e hanno detto che mi ero preso i soldi, non era vero. Queste cose le ho lette nell'ordinanza, ma io avevo solo un po' di paura, mi sono messo a lavorare onestamente e basta". L'ordinanza alla quale Giuseppe Quaranta fa riferimento è quella che gli è stata notificata lo scorso 23 gennaio quando scatto l'operazione antimafia "Montagna" con complessive 57 misure. 

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