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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Cianciana

Imprenditore ucciso perchè non si era prestato ai boss, in aula il fratello: "Aveva pestato i piedi a qualcuno"

Diego Passafiume è stato assassinato il 22 agosto di 28 anni fa a fucilate dopo essere stato raggiunto da un commando mentre si trovava in auto con moglie, suocera, figli e nipoti. Unico imputato l'ergastolano Filippo Sciara

"Mio fratello aveva dei contrasti in ambito lavorativo, aveva subito attentati e intimidazioni. Dava fastidio ad alcuni imprenditori che estraevano materiale dalle cave".

Dopo la testimonianza di Maria Chicchirillo, vedova dell'imprenditore Diego Passafiume, testimone oculare e sopravvissuta all'agguato che aveva riconosciuto in aula, come killer del marito, l'imputato Filippo Sciara, è stata la volta del fratello della vittima, con cui collaborava nell'attività imprenditoriale, che ha ricostruito i rapporti con alcuni imprenditori di quegli anni e i sospetti di aver dato fastidio a mafiosi che gestivano attività analoghe a quelle dei Passafiume.

Entra nel vivo, davanti alla Corte di assise presieduta da Wilma Angela Mazzara, il processo a carico Filippo Sciara, 56 anni, boss ergastolano di Siculiana, accusato dell'omicidio dell'imprenditore edile Diego Passafiume, 41 anni, ucciso il 22 agosto del 1993, a Cianciana. 

Diego Passafiume, secondo quanto hanno accertato le indagini, non si sarebbe piegato alle regole che le cosche volevano imporre nella gestione degli appalti e dei sub-appalti. Si occupava di movimento terra e negli ultimi anni della sua vita stava cercando di espandersi.

Nel periodo tra la fine degli anni '80 e gli inizi del '90, il territorio della bassa Quisquina, grazie all'incremento dei lavori edili - gli appalti per le case popolari, il rifacimento di strade provinciali, la diga Castello - è stato oggetto di pressioni da parte degli esponenti di Cosa nostra. Il suo omicidio maturerebbe in questo contesto. 

Il giorno del suo anniversario di matrimonio - il 22 agosto di 28 anni fa - Diego Passafiume e la moglie avevano deciso di festeggiarlo insieme trascorrendo la giornata nella casa di campagna del cognato a Cianciana, dove l'imprenditore aveva da poco acquistato un terreno da adibire al deposito dei mezzi.

Mentre era a bordo della sua vettura insieme alla moglie, alla suocera, alla nipote e ai suoi due piccoli figli, Passafiume decise di fermarsi un attimo per far vedere il terreno alla suocera, quando fu affiancato da una macchina con a bordo quattro uomini: uno di questi imbracciò un fucile da caccia, esplodendogli contro i primi due colpi al petto, per poi finirlo con una fucilata al volto. 

Il fratello ha raccontato del clima pesante attorno all'attività imprenditoriale dell'imprenditore Diego Passafiume che subì danneggiamenti e tentativi di condizionamenti. 

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