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Sabato, 20 Aprile 2024
Mafia Cianciana

"E' stato lui a sparare e uccidere mio marito, lo riconosco": vedova accusa boss ergastolano in aula

Maria Chicchirillo indica il monitor dove è collegato Filippo Sciara, imputato per l'omicidio dell'imprenditore Diego Passafiume, assassinato il 22 agosto 1993, a Cianciana. "Sono passati tanti anni ma mi sembra lui"

"E' lui, lo riconosco. Posso sbagliarmi perchè sono passati tanti anni ma a me sembra lui". Maria Chicchirillo, vedova dell'imprenditore Diego Passafiume, indica in aula l'ergastolano Filippo Sciara, collegato dal carcere di Parma e inquadrato in volto, dopo aver tolto la mascherina.

Lo ha fatto al processo, in corso davanti alla Corte di assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara (a latere Giuseppe Miceli) a carico del cinquantaseienne boss ergastolano di Siculiana, accusato dell'omicidio dell'imprenditore edile ucciso a 41 anni il 22 agosto 1993, a Cianciana.

La donna si trovava in auto col marito, la madre, la nipote e due figli. "Un commando - ha detto - è entrato in azione e ha sparato all'impazzata, stavamo andando in campagna a festeggiare l'anniversario di matrimonio". Passafiume morì sul colpo. La suocera e la nipote dell'imprenditore restarono ferite.

La vedova, che si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Danilo Giracello, ha confermato in aula, seppure con qualche indecisione legata al decorso del tempo, che uno dei componenti del commando sarebbe Sciara. In passato lo aveva fatto riconoscendolo da un album fotografico. La donna, rispondendo anche al pm Alessia Sinatra e al difensore dell'imputato, l'avvocato Carmelo Terranova, ha ricostruito le fasi dell'agguato.

Diego Passafiume, secondo quanto hanno accertato le indagini, non si sarebbe piegato alle regole che le cosche volevano imporre nella gestione degli appalti e dei sub-appalti. Si occupava di movimento terra e negli ultimi anni della sua vita stava cercando di espandersi.

Il giorno del suo anniversario di matrimonio - il 22 agosto 1993 - Diego Passafiume e la moglie avevano deciso di festeggiarlo insieme trascorrendo la giornata nella casa di campagna del cognato a Cianciana, dove l'imprenditore aveva da poco acquistato un terreno da adibire al deposito dei mezzi.

Mentre era a bordo della sua vettura insieme alla moglie, alla suocera, alla nipote e ai suoi due piccoli bambini, Passafiume decise di fermarsi un attimo per far vedere il terreno alla suocera, quando fu affiancato da una macchina con a bordo quattro uomini: uno di questi imbracciò un fucile da caccia, esplodendogli contro i primi due colpi al petto, per poi finirlo con una fucilata al volto. 

Per quell'omicidio, vennero individuati Sciara, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso e ad altri omicidi di mafia e Giovanni Pollari, morto 7 anni fa in carcere. 

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